"The Wall" compie 40 anni, il significato del muro è soprattutto immateriale e riguarda anche la scuola
Il 30 novembre 1979 veniva pubblicato "the wall", forse il manifesto dei Pink Floyd che rappresenta anche il culmine della loro carriera. A differenza di quanti molti pensano, the wall non è per nulla riferito al muro di Berlino. Forse il riferimento agli anni della seconda guerra mondiale induce a questa riflessione quasi scontata ma il muro descritto nell'opera è ben più particolare e attualeed è dentro ogni indiduo. Un muro fatto di incomprensioni, isolamento, depressioone, solitudine. Un muro che si è ulteriormente irrobustito nella società comsumistica, globalizzata e iperconnessa dove gli esseri umani comunicano senza più l'uso del loro corpo. C'è un altro significato del muro descritto proprio nel brano più conosciuto "another brick in the wall part 2", è il muro fatto di mattoni tutti uguali. Quei mattoni costruiti da una società in cui la scuola viene declinata come catena di montaggio che sforna studenti tutti uguali e dove gli insegnanti sono quasi obbligati a sottostare ad un meccanismo di omogeneità che soffoca la creatività e non tiene conto delle differenze. E' forse per questo che nel film durante l'esecuizone di quel brano si assiste ad una vera e propria analogia con la dittatura fatta di intolleranza, e condanna di tutto ciò che è diverso.