Da qualche mese l’ipotesi del nuovo contratto 2019/21 è pronta. Il 14 luglio 2023 le organizzazioni sindacali tranne UIL l’hanno firmato. Vediamo quali sono le principali novità.


Parte economica

La parte economica vede un considerevole aumento delle tariffe orarie per le ore extra. Di fatto per i docenti un’ora di attività non didattica passa da € 17,50, a € 19,25 mentre un’ora di attività extra di attività didattica passa da € 35,00 a € 38,50. Anche un’ora di corso di recupero passa da € 50,00 a € 55,00. Di fatto si assiste ad un aumento del 10% delle tariffe orarie per attività fuori contratto.

Il contratto però non prende in considerazione il fatto che il MOF a cui si attinge per il pagamento delle ore di cui sopra non è ancora aumentato. Ogni scuola, di fatto, riceverà le stesse somme dello scorso anno. Se ne deduce che i docenti rischieranno di avere un compenso orario maggiorato ma una riduzione del numero di ore per le stesse mansioni svolte lo scorso anno. Quindi se una mansione prevedeva il riconoscimento di 10 ore a 35 euro, quest’anno ci sarà il rischio di avere 9 ore a € 38,50, quindi non cambierà granché.

I sindacati hanno chiesto ma non ancora ottenuto l’aumento proporzionale del 10% dei fondi destinati al MOF e FIS. Altrimenti ciò che è scritto nell’ipotesi di contratto perde valore.

Parte non economica

Un aspetto importante riguarda la parte non economica che prova a colmare alcuni buchi normativi. Una prima cosa degna di nomina riguarda le riunioni GLO, i gruppi operativi di lavoro per l’inclusione. Nel nuovo contratto le ore dedicate alla partecipazione ai GLO da parte di tutti i docenti del consiglio di classe vanno conteggiate nelle 40 ore a disposizione per le attività dei consigli di classe.

Le attività di programmazione per un totale di 2 ore settimanali che riguardano i docenti della scuola primaria potranno essere svolte anche on line previa deliberazione in collegio dei docenti. Non potranno essere svolte on line tutte le riunioni che prevedono deliberazione come i collegi dei docenti e i consigli di istituto.

Un diritto che viene conquistato nel nuovo contratto è il riconoscimento dei 3 giorni di permesso retribuiti a tutti i docenti con incarico annuale al 30 giugno o al 31 agosto. Questo diritto era uno dei tanti elementi di disparità di trattamento tra docenti a tempo determinato e docenti a tempo indeterminato

Il nuovo CCNL comunque non è stato ancora firmato definitivamente, ciò che abbiamo a disposizione è una ipotesi di contratto. Si attende la firma dei sindacati affinché esso abbia efficacia.

Ecco l’ipotesi di contratto

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