In un’epoca contraddistinta dall’uso sempre più frequente della nostra identità digitale professionale, il ministero dell’istruzione pensa bene di cambiare dominio di posta ogni volta che cambia ministro. Se prima la nostra casella era @istruzione.it, poi è diventata. @posta.istruzione.it, adesso si passa a @scuola.istruzione.it.


Cosa cambia? Tutto. Proviamo a vedere cosa occorre fare.

Nella prima metà del mese di Novembre il ministero dovrebbe aver provveduto a creare le nuove caselle presso il nuovo provider che adesso è Microsoft. Le caselle hanno la stessa denominazione. La mia ad esempio da salvatore.amato29@posta.istruzione.it diventerà salvatore.amato29@scuola.istruzione.it.

Fin qui sembra tutto normale. Ma qual è la nuova password della nuova casella di posta? Di certo non quella che abbiamo impostato noi. E cosa succede ai dati della vecchia casella?

Proviamo a rispondere prima alla seconda domanda. La vecchia casella resterà attiva sino al 7 dicembre. Quindi dal 1 dicembre al 7 dicembre i docenti avranno ambedue le caselle attive. Essi potranno scaricare i messaggi della vecchia casella o anche inviarli alla nuova o ad una casella personale.

la cosa più rognosa non è proprio la conservazione delle vecchie email che verranno distrutte dopo il 7 dicembre. Infatti tutti i servizi a cui eventualmente ci siamo registrati usando la vecchia casella non potranno più inviarci email. Se ad esempio abbiamo usato la vecchia casella email per attivare lo spid o iscriverci su una piattaforma on line o abbiamo fornito l’indirizzo a qualche scuola, questi non potranno più contattarci a quell’indirizzo. I messaggi torneranno indietro o, peggio, il mittente non si accorgerà che i messaggi non verranno recapitati.

Quindi? Occorrerebbe aggiornare tutti coloro i quali possiedono quel contatto e fornire loro il nuovo ed inoltre aggiornare le piattaforme dove abbiamo usato la vecchia casella per iscriverci inserendo la nuova prima che la vecchia scada altrimenti eventuali messaggi di conferma di cambio indirizzo non verranno recapitati e le operazioni non potranno essere portate a termine.

E adesso proviamo a rispondere alla prima domanda: qual è la nuova password della nuova casella @scuola.istruzione.it? Gli esperti informatici hanno pensato “bene” di inviarcene una usa e getta sulla vecchia casella. Sì, avete capito bene, ci inviano la password su quella casella e se non la aprite entro il 7 dicembre perdete l’opportunità di passare alla nuova casella.

C’è di più: chi si trovava con la vecchia casella revocata perchè ad esempio non usata per un lungo periodo (qui una storia vera di ordinaria follia) non avrà mai la password della nuova casella email. Io ad esempio ho la casella email vecchia revocata.

E allora come si fa? Ho pensato di attivarla da istanze on line dove c’è una bella funzione che ho descritto qui. Beh non ci crederete ma quel servizio continua a farci creare una casella di posta elettronica vecchia: salvatore.amato29@posta.istruzione.it.

Niente da fare, il sistema della posta elettronica del ministero dell’istruzione fa acqua da tutte le parti, non tanto per la casella in sé ma per le grandi invenzioni sulle procedure messe in atto per spostare oltre un milione di caselle email dei lavoratori da un posto all’altro e farli impazzire.

Chi si fiderà più della casella email istituzionale? Siamo sicuri che il prossimo ministro non cambierà di nuovo tutto facendoci perdere tempo e dati?

Io personalmente non la userò più.

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