"Anche io voglio i miei 100 giorni prima dell'esame". Cosa provano i maturandi.
Caro diario,
oggi è il ventisettesimo giorno di quarantena. No aspetta; credo sia il ventottesimo, oppure il ventinovesimo. Sinceramente? Non lo so. Non ricordo. Ormai tutti i giorni sono sempre uguali. Mi torna in mente quando il lunedì mattina mi svegliavo, come al solito, alle 7:30, prendevo il quaderno, e cominciavo a ripassare. Che ricordi. Odiavo il lunedì, sai; prima la fisica, poi la matematica, poi la scienza, per passare dopo ad inglese ed infine filosofia. Roba da matti non credi? Per non parlare di tutti gli altri giorni della settimana, passati tra traduzioni di latino, calcoli di derivate, prima guerra mondiale e chi più ne ha più ne metta. Il mio giorno preferito? Beh, che domande: ovviamente il sabato! (possibilmente dalle 13:15 in poi). Eppure oggi qualcosa in me è cambiato. Mi chiamo Adriana, ho 18 anni e frequento l’ultimo anno del liceo scientifico. Sì, proprio così, l’ultimo anno: quello dei rimpianti, quello dei timori, quello dei sogni e anche quello delle speranze, insomma, come si suol dire “l’anno indimenticabile”.