Burnout, il "bombardamento acustico", costituisce la classica scoperta dell'acqua calda.
E' sufficiente frequentare una delle tante aule, rese invivibili e a basso tasso di formazione. Il rimedio è semplice. Basta volerlo.
Burnout, il "bombardamento acustico".
Una ricerca dell'accademia svedese, ma applicabile anche al nostro contesto educativo, riporta i seguenti dati, pubblicati sul portale di "tecnicadellascuola.it
"I risultati sono chiari: tra le maestre intervistate (4.718 donne), il 71% ha sperimentato l’affaticamento uditivo indotto dal suono, rendendole per esempio incapaci di ascoltare la radio dopo una giornata di lavoro. Quasi la metà, il 46%, ha avuto problemi a comprendere parole, mentre il 39% ha affermato che almeno una volta alla settimana ha avvertito disagio o dolore fisico alle orecchie causate da rumori di tutti i giorni che non erano necessariamente forti. Le conclusioni dei ricercatori sono inevitabili... “Tuttavia, “a differenza del rumore causato dalle macchine in un ambiente industriale che si può attutire, i ricercatori precisano come i bambini debbano essere comunque ascoltati anche se l’udito arriva a subire duri colpi”.