E’ questo che si richiede all’uomo, che giovi agli altri uomini; se è possibile, a molti, se no, a pochi, se neanche questo può avvenire, giovi a chi gli è più vicino, se non è possibile, a sé stesso. Perché, quando si rende utile agli altri, svolge un servizio pubblico.” (Seneca, De Otio)

Essere un insegnante non è essere un semplice trasmettitore di saperi.

Un bravo insegnante, raccontava una volta il grande psicoanalista di origine egiziane Moustapha Safouan, si riconosce da come reagisce quando, salendo in cattedra, gli capita di inciampare. Cosa saprà fare di questo inciampo?   “Un bravo maestro si distingue da come reagisce quando entrando in aula, prima di salire in cattedra, inciampa. Un bravo maestro è quello che fa dell’inciampo il tema della lezione”, perché la caduta non la teme e sa che la lezione non può e non deve essere necessariamente quella programmata.

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Il GDPR (Regolamento europeo sulla protezione dei dati) e il decreto di adeguamento (101/18) legittimano il consenso del minore al trattamento dei dati personali. L'atto comporta un impegno per il futuro.

Il GDPR e il decreto danno fiducia al minorenne

Il GDPR e il decreto nazionale di adeguamento al trattamento dei dati personali (101/18), esprimono un atto di fiducia verso il minore. In altri termini, egli entra nella maggiore età, perché può gestire autonomamente la propria identità digitale, esprimendo il consenso al trattamento dei propri dati personali.

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Le parole vuote e le promesse mirabolanti passano e la scuola, da vent’anni a questa parte, va sempre peggio. Massimo Recalcati, nel libro L'ora di lezione, parla della "burocratizzazione fatale della funzione dell'insegnante, che deve sempre più rispondere alle esigenze dell'Istituzione e non a quelle degli allievi".

Leggi tutto: Fine della scuola?

Generazione Hikikomori, sempre connessi e quindi progressivamente estranei alla vita reale. Gli scenari e le responsabilità

Nativi digitali, l'equivoco del loro profilo

Spesso i nostri ragazzi sono definiti "Nativi digitali". La felice definizione è di M. Prensky (1999), rimanda unicamente a una condizione temporale. Pertanto non si identifica con la competenza digitale che in molti casi è assente. Sono i genitori a cadere nella trappola dell'identificazione. La causa è la loro formazione analogica che li porta ad esaltare il digitale che non comprendono, confondendo lo smanettare o la conoscenza di qualche procedura con la competenza.

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Sono stata contatta, in qualità di caporedattrice di Professione Insegnante, dallo staff di  Rai Due per informare Voi colleghi, genitori, studenti del fatto che ripartirà il programma Mai più bullismo  dedicato alla risoluzione dei conflitti tra ragazzi all'interno delle classi.

Da anni noi docenti  ci impegniamo a combattere le piaghe del bullismo.

Infatti per troppi ragazzi entrare in classe la mattina è un incubo: insulti, scherzi pesanti, a volte violenza sono un’esperienza quotidiana. Molti subiscono in silenzio, si vergognano, nascondono la loro sofferenza ai docenti e agli stessi genitori.

Leggi tutto: Ripartirà il programma...

Il crollo della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami nel cuore del Foro Romano, edificio sovrastante il Carcere Mamertino porta ad una riflessione che riguarda l'attenzione alla nostra storia, alla nostra ricchezza, al nostro patrimonio storico- artistico e culturale che tutto il mondo ci invidia. Il nostro oro.

Leggi tutto: L'importanza della...

L'anno scolastico appena iniziato mostra tutte le caratteristiche negative del precedente, anzi le peggiora. Ci si avvia ad un anno pieno di paventate modifiche alla riforma, "migliorie", "abrogazioni" e soprattutto, cosa più importante, cambi di terminologie. Come se cambiare le parole fosse sufficiente a cambiare le cose che rimangono tali e quali. 
Un primo dato che emerge dagli organici è rappresentato da cifre spaventose sulle cattedre rimaste vacanti nelle grandi città del nord. A Milano sono oltre 6000. Si registrano poi quasi 30.000 cattedre rimaste vacanti dalle immissioni in ruolo. Come mai? Semplice, frutto delle politiche volte a far migrare docenti dove c'è un intasamento di precariato, liberando così cattedre che non possono essere occupate da nessuno perhcè in zone prive di graduatorie di merito e di graduatorie ad esaurimento. Non ci voleva certo una grande competenza per capirlo. 

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Chi non si ricorda della gloriosa scuola elementare di via Tempesta*, continuazione della via Risorgimento, oggi scuola dell’infanzia! Era una delle più belle scuole elementari di periferia, tre stabili indipendenti, su due piani, con spazio circostante per i momenti ricreativi giornalieri. 

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Foto minori, finalmente arriva una piacevole conferma alla mia tesi. Del resto è una pratica molto diffusa tra le scuole

Foto minori, l'intervento che chiarisce la questione

Su Tecnicadellascuola.it è apparso un articolo sulla liceità della pubblicazione delle foro dei minori sul sito web della scuola.

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A volte è inevitabile chiedersi: come mai tanti progetti di educazione ambientale lodevolissimi, ben pensati

e ben organizzati, lasciano spesso il tempo che trovano, finiscono per trascinarsi stancamente da un anno

all’altro, senza incidere davvero su una mentalità indifferente alle piccole e grandi devastazioni

dell’ambiente, da quelle più vicine a noi a quelle planetarie, e non cambiano niente nel mondo attorno a

noi?

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Proprio come avevo pronosticato alla vigilia delle immissioni e dopo la propaganda di questo governo che si allinea al precedente nello snocciolare numeri da capogiro, Su 57.322 cattedre sbandierate con tanto di proclami, oltre metà restano vacanti, più di quelle dello scorso anno. Non era difficile capirlo per tutta una serie di fattori. Il primo riguarda il fatto che tra lo scorso anno e l'attuale nulla è cambiato sulla disponibilità di docenti per il ruolo, quindi se prima erano 25.000 le cattedre rimaste vacanti, è molto facile capire che le stesse sarebbero rimaste vacanti anche adesso. Il secondo fattore riguarda il sostegno. Non abbiamo numeri esatti, ma sicuramente su 13mila cattedre la stragrande maggioranza è rimasta vacante.

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Se i tuoi progetti hanno come obiettivo un anno, pianta del riso, 20 anni pianta un albero, un secolo insegna a degli uomini. (Proverbio cinese)

Cari colleghi, il 1 settembre è il nostro Capodanno. Inutile tentare di nasconderlo: il nostro calendario emozionale, professionale ed interiore va dal 1 settembre al 31 agosto. Altro che calendario cinese! Noi abbiamo il calendario scolastico stampato nel cervello, che dirige il nostro ritmo sonno/veglia, che si mette all'erta intorno al 20 agosto e non ci sono melatonina, antistress, magnesio e potassio, camomille e valeriane che tengano. Scatta l'ansia da rientro.

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