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Se i tuoi progetti hanno come obiettivo un anno, pianta del riso, 20 anni pianta un albero, un secolo insegna a degli uomini. (Proverbio cinese)

Cari colleghi, il 1 settembre è il nostro Capodanno. Inutile tentare di nasconderlo: il nostro calendario emozionale, professionale ed interiore va dal 1 settembre al 31 agosto. Altro che calendario cinese! Noi abbiamo il calendario scolastico stampato nel cervello, che dirige il nostro ritmo sonno/veglia, che si mette all'erta intorno al 20 agosto e non ci sono melatonina, antistress, magnesio e potassio, camomille e valeriane che tengano. Scatta l'ansia da rientro.

E' in ansia chi non conosce la scuola in cui è stato trasferito, non conosce i colleghi, gli alunni e il personale.

E' in ansia chi non sa se avrà un incarico, una supplenza, uno stipendio per vivere; è in ansia chi  ha cambiato città, regione, vita.

Vi auguro di stemperare la tensione con la saggezza, di trovare nelle novità nuove sfide, di essere grati di esserci, di fare la differenza. 

Non  dobbiamo mai dimenticare che abbiamo un nobile, difficile, entusiasmante incarico: e-ducare le nuove generazioni e in-segnare ai bambini, ragazzi e giovani ad essere adulti equilibrati e saggi, futuri cittadini consapevoli.

Infatti "l’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto" diceva Jean Piaget. 

Ci tocca, talvolta, lottare con genitori pressanti, dirigenti autocratici, alunni ribelli.

Anche il nuovo anno non sarà facile. Sarà, comunque, una nuova sfida. Rideremo con i nostri alunni alle battute; gioiremo dei loro successi; ci preoccuperemo per i loro problemi; saremo stanchi, talvolta frustrati e pressati.

Abbiamo uno dei più difficili e meravigliosi compiti che esistano.

Io amo il mio lavoro e sono sicura che anche voi lo amate.

Per un giorno dimentichiamo le nostre lotte sindacali e politiche, le nostre rivalse professionali e le nostre legittime richieste di adeguamento stipendiale. Oggi ricordiamoci che:

Tutto il male che si dice della scuola fa dimenticare il numero di bambini che ha salvato dalle tare, dai pregiudizi, dall’ottusità, dall’ignoranza, dalla stupidità, dalla cupidigia, dall’immobilità o dal fatalismo delle famiglie” ( Daniel Pennac).

Buon inizio di anno scolastico a noi, cari colleghi!