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In risposta all'ennesima richiesta dei docenti immessi in ruolo con la Legge.107  in regioni diverse da quella di origine e le dichiarazioni della FLC CGIL Siciliana:     

La prospettiva di esubero di posti in deroga (presentata come la panacea di tutti i mali) non rispecchia la realtà di ogni provincia (mentre le Gae sono provinciali e non regionali). Dunque, se è vero che nel conteggio globale risulta che vi sarebbero posti che non andrebbero coperti da personale specializzato, precario o di ruolo, è anche vero che in diverse province le assegnazioni provvisorie dei docenti di ruolo in regioni del nord avendo avuto priorità nelle operazioni dell'assegnazione dell'organico hanno reso impossibile lavorare ad altrettanti specializzati in Gae per quelle province in cui l'esubero non esiste.

I docenti di ruolo assegnati in delle cattedre al nord mostrano ancora una volt, un eccessivo egoismo che li caratterizza.


 Ribadiamo, infine, che lavorare su sostegno è un'attività delicatissima e che avere introdotto questo espediente (si ponga a confronto la decisione d diversi anni fa dell'USR Sicila attraverso accordi sindacali e in particolar modo con la CGIL di consentire le Assegnazioni Provvisorie anche ai docenti privi di  titolo di specializzazione e la virtuosa decisione di quello pugliese di difendere la dignità degli studenti con disabilità e della professione) ha irrimediabilmente danneggiato studenti e docenti, abbassando il livello delle prestazioni fornite e svilendo una nobile professione, istituzionalizzando il rientro dei docenti senza titolo.


IL SOSTEGNO NON È UN ESPEDIENTE PER AGGIRARE UN OSTACOLO.

Ci chiediamo seriamente, come mai, si sia autorizzato il susseguirsi di ulteriori corsi abilitanti, quando i docenti già abilitati sono relegati nella sacca del precariato e della seconda fascia.

CHE SI IMMETTANO IMMEDIATAMENTE IN RUOLO SU SOSTEGNO TUTTI I DOCENTI ABILITATI AVENDONE TITOLO. E successivamentei si parli del resto.

Sono evidenti delle scelte politiche e sindacali che tramite accordi e connivenze tengono a mantenere da una parte una affiliazione elettorale e dall'altra parte il quantitativo necessario per dominare la rappresentanza sindacale nella nostra martoriata Sicilia.