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A conclusione dello sciopero della fame, delle mutande stese ad asciugare, degli slogan irriverenti fatti cantare anche ai bambini, della manipolazione dell’informazione  (riuscendo a negare l’evidenza carpendo la buona fede di ignari) accalappiando genitori, politici e mass media sprovveduti fornendo fatti e dati parziali e non veritieri, i DM non sono ancora convinti che l'ingresso in quelle benedette (?) / maledette (?) GaE può avvenire solo col superamento di una prova concorsuale ordinaria o riservata.

Lo spinoso dilemma risale al 2014 con il DPR DEL 25 marzo che dichiarava il diploma magistrale abilitante poiché ben presto sarebbe stato soppresso come titolo di studio e al suo posto ci sarebbe stato il Liceo socio psico pedagogico e quello delle scienze sociali quinquennale, con il quale non si poteva insegnare ma consentiva l’iscrizione alle facoltà universitarie come richiesta dalla nuova normativa.

Il DPR dichiara abilitante il diploma magistrale ante 2001/02 per le supplenze non per l'accesso al ruolo; questo in virtù della trasformazione dell'istituto in liceo.

Con quel diploma era ed è consentito insegnare mentre tutti i titoli successivi e tutti i licei in genere non permettono di entrare in classe previa laurea specifica.

Ribadiamo che averlo riconosciuto abilitante a differenza di altri titolo di scuola superiore non significa che è sufficiente per entrare in GaE ed essere destinatari di immissione in ruolo. È noto a tutti ormai che nella PA si può accedere con il superamento di prove concorsuali ordinarie o riservate ed il solo titolo di diploma magistrale è UNO dei requisiti.

Le sole sentenze cautelari hanno consentito ai diplomati l'ingresso in GaE, di prendere ruoli e supplenze, di lavorare da prima fascia GI ma con le sentenze di merito si andrà a ristabilire l’ordine meritocratico.

Chi vuol essere destinatario di un contratto a tempo indeterminato DEVE fare concorso come tutti, anche i laureati, altrimenti rimarranno supplenti di seconda fascia GI.

Aver considerato di inserirli in un percorso riservato è già un ottimo traguardo.

L’aver superato l'anno di prova senza il requisito concorsuale non è sufficiente per restare in ruolo, come ampiamente argomentato da Max Bruschi.

La Plenaria e l'Avvocatura dello Stato sono state chiare: giustizia e legalità a breve faranno il loro corso.