Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due o più espressioni che hanno significante identico sul piano grafico, ma diverso sul piano fonico.
Gli omografi sono dunque parole che hanno la stessa grafia, ma differiscono nella pronuncia.
La diversa pronuncia può dipendere dalla diversa posizione dell’accento oppure dal diverso grado di apertura della vocale accentata.
Di seguito un mio componimento utile a spiegare cosa sono gli omografi e a esemplificare come l'apertura o la chiusura delle vocali comporti il cambiamento di significato.
N.B. Utilizzo il segno di accento acuto (ad es. é) per indicare la chiusura della vocale e il segno di accento grave (ad es. è) per indicare l'apertura vocalica.
Buona lettura!
Oggi ho còlto un guizzo dello studente cólto.
A lui mi vòlgo: si erge sul vólgo
e mi sono vòlto a guardarne il vero vólto.
Egli lègge senza che lo imponga una légge;
con ménte aperta non mènte
e credo non téma di rispondere a tèma.