didattica

Due anni fa ho iniziato dalle classi prime ad usare alcuni semplici strumenti tecnologici, come ad esempio il Power Point, che avevo in realtà già inserito nella didattica con le classi terze, per avviare un primo percorso di Digital Storytelling.

A dicembre avevo svolto il capitolo linguistico importante delle attività di routine, comprendente la conoscenza e l’uso dei verbi nelle attività quotidiane. Ho pensato dunque di consolidare e potenziare quelle conoscenze e competenze facendo descrivere agli studenti un’azione della loro quotidianità, in cui essi rappresentassero se stessi. 

Ho proceduto quindi nel seguente modo:

1- ho svolto una prima ricognizione delle competenze pratiche degli studenti, considerando che a 11 anni sono ancora piccoli per padroneggiare la tecnologia. E con questo voglio dire che i famosi Digital Natives in realtà non hanno competenze innate ma vanno accompagnati ed educati proprio alla conoscenza e poi all’uso di certi strumenti…mi sono resa conto, per esempio, che erano a digiuno del significato di formato dei files;

2- mi sono accertata del fatto che possedessero un dispositivo come un portatile o un tablet da poter usare in classe. E questo per risolvere il problema -gravissimo- di tutta la scuola italiana di insufficienti o obsolete attrezzature tecnologiche. Laddove non erano tutti a possederli, ho chiesto loro di lavorare in coppia o in gruppo, avviando così anche  una prima fase di lavoro cooperativo;

3- ho organizzato il lavoro preparatorio da svolgere in casa, dopo opportuna ricerca e selezione degli argomenti da sviluppare: per esempio la scelta di immagini, la rielaborazione delle frasi da trascrivere, le foto da scattare su di sé con lo smartphone, nello svolgimento dell’azione che avrebbero poi illustrato nel lavoro, il download della foto da cellulare a pc.

Questo materiale è stato organizzato in cartelle come archivio di risorse da usare per la realizzazione del Power Point. In questo modo ho risolto anche il problema della mancanza di linea a scuola, perché essi hanno svolto il lavoro online nelle proprie abitazioni, anche se l’utilizzo della rete e la navigazione andrebbero guidati e monitorati dal docente;

4-ho quindi insegnato loro il programma facendoli esercitare con i dispositivi che avevano;

5- a casa hanno alla fine realizzato una slide ciascuno che è stata proiettata, commentata dalla classe e valutata dal docente, secondo criteri di: adesione alla traccia data, correttezza grammaticale e sintattica,  comunicabilità del messaggio e qualità tecnologica;

6-le singole slides sono state poi stampate e appese sui muri dell’aula per illustrare la giornata tipo dello studente di quella classe; l’insegnante ha parallelamente realizzato un video sonoro con Movie Maker assemblando le slides. 

La costruzione di video è stata oggetto di lavoro nel secondo quadrimestre, che prosegue ora nelle seconde e terze classi con  presentazioni orali in lingua filmate.

Il lavoro  ha avuto come obiettivi finali:

- il consolidamento e il potenziamento del lessico specifico (verbi, sostantivi e avverbi di frequenza relativi alla daily routine)

- lo sviluppo della relazionalità tra compagni in una nuova classe; lo sviluppo del lavoro cooperativo e individuale nell’ organizzazione del materiale

-la conoscenza e l’uso di un programma di presentazione

-la consapevolezza del fine comunicativo della lingua

-la motivazione a uno studio creativo della lingua

-lo sviluppo della creatività.