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12 punti per ridare alla scuola il ruolo di traino per il futuro del Paese; 12 punti che eliminano alcune tra le peggiori storture delle precedenti riforme.
Professione Insegnante esce dal virtuale e, tra oltre 100.000 membri del più grande gruppo social di docenti, sortisce una proposta valida e ampiamente condivisa. Abolizione degli ambiti territoriali, abolizione della chiamata diretta, abolizione del bonus merito, aumenti salariali degni della professione docente, proposte per il superamento del precariato, no classi pollaio e tanto altro in un documento sintetico che nasce dopo mesi di confronto sul gruppo social tra docenti esperti di scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, di specializzati in sostegno, esperti di precariato e di legislazione scolastica.

Ieri, 4 giugno, l'agenzia Ansa, in un articolo abbastanza chiaro e sintetico, ha riportato il grande lavoro che è stato fatto in questi mesi sin da prima delle elezioni. Adesso è il momento delle proposte che si possono concretizzare nel solco tracciato dallo stesso contratto di governo stipulato tra i due partiti di maggioranza. Oggi Il Sole 24 ore riprende il nostro documento (Migliorare la scuola in 12 mosse: ecco la ricetta che viene dai social)
Professione Insegnante farà appello a Governo, Ministro dell'istruzione, sottosegretari e parlamentari delle commissioni istruzione e cultura dei due rami del parlamento affinché la voce propositiva, che parte dal basso, possa trovare ascolto e si possa concretizzare abolendo gran parte della legge 107, riducendo drasticamente il precariato, individuando un piano assunzionale che consenta di rinnovare la scuola pubblica e soprattutto ringiovanirla. Anche la Riforma Fornero che gli stessi partiti di maggioranza intendono superare potrà consentire di rinnovare la scuola e dare nuova linfa abbassando l'età media degli insegnanti che è tra le più alte al mondo.
Ecco il nostro manifesto per cambiare la scuola: esso è un cantiere aperto pronto ad essere integrato con nuove idee propositive perché un gruppo social di oltre 100mila insegnanti non sia solo un luogo di protesta ma anche e soprattutto un laboratorio di idee e proposte portato avanti da chi la scuola la vive e la respira tutti i giorni. 

Clicca qui per scaricare il nostro manifesto