Noi insegnanti italiani e lavoratori della scuola siamo umiliati dal rinnovo contrattuale che ci ha elargito mancette corrispondendoci arretrati solo per il biennio 2016-2018 e solo per 12 mensilità. Si osservi la tabella fornita da USB che mostra le differenze di arretrati ottenuti nel 2009 e dopo 9 anni nel 2019. Un insegnante con 20 anni di carriera a seconda del grado di istruzione si è visto accreditare ieri da meno di 500 a circa 550 euro.
Responsabili di questa elemosina sono i sindacati firmatari, CGIL, CISL, UIL e FGU-Gilda che hanno accettato questo contratto che non riconosce ai lavoratori ben 9 anni di arretrati.
E siamo in attesa del nuovo codice di comportamento per i docenti e la nuova definizione dei profili professionali del personale ATA. Come spesso accade tali novità, auspichiamo non peggiorative come è accaduto negli ultimi decenni- ma lo temiamo- arriveranno quasi certamente quando il personale della scuola sarà o stremato da un anno di lavoro, esami, caldo e corsi estivi di recupero o in fase catatonica di "convalescenza" quello stato di semi-coscienza che il mondo di fuori chiama ferie! A giugno vedremo anche il misero aumento; è bene essere fin d'ora consapevoli che sarà di poco conto anch'esso così da non rinnovare la delusione che si è potuta osservare ieri dal vivo e sui social per gli arretrati. Buone spese pazze!
Mala tempora currunt!