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Di queste ore il totoministri che, da donna e da insegnante, oltre che da cittadina italiana, mi interessa particolarmente. Perché  osservo che tra i nomi dei 13 possibili ministri compaiono soltanto 4 donne: Simona Bordonali al Ministero per i Disabili; Giulia Grillo alla Sanità; Elisabetta Trenta  alla Difesa e Laura Castelli alla Semplificazione. Una rappresentanza femminile piuttosto bassa: meno di un quarto! E dire che di professionalità trasversali al femminile ce ne sono in ogni campo, settore e professione. Infatti da insegnante mi impegno nello sfatare pregiudizi circa le possibilità professionali delle donne.

Ormai esistono  donne scienziato, donne astronaute, donne dirigenti di aziende,donne medico, avvocatesse (o avvocate), donne ingegnere, donne rappresentanti delle forze dell'ordine...E l'elenco potrebbe continuare perché è stato ampiamente dimostrato che intelligenza e competenze prescindono dal genere. E dunque qualche altro ministro donna mi piacerebbe davvero. Alla cultura ad esempio e all'istruzione: una donna, insegnante, con esperienza! Si era fatto il nome della neoeletta senatrice, professoressa Bianca Laura Granato che è una guerriera nel campo della   lotta in difesa della scuola pubblica . Alcuni colleghi docenti avevano promosso e scritto a Luigi Di Maio persino il mio nome, asserendo che una docente con 5 anni di precariato e pendolarismo alle spalle, di ruolo da 15 anni e con abilitazioni in ogni ordine di istruzione (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) potesse comprendere il complesso mondo della scuola italiana. Li ringrazio certamente. A me importa che sempre  più donne possano occuparsi della politica e che la difesa della scuola pubblica e dei suoi lavoratori sia una delle priorità del prossimo governo. Secondo il mio punto di vista anche all'economia una donna ci starebbe bene, visto che il possibile ministro Giorgetti ha affermato che accetterebbe senza entusiasmo. Ci sarebbero donne esperte di economia molto entusiaste invece! Ecco dunque il mio appello al nascente Governo: più donne, più scuola!