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Ieri ci lasciava Ferdinando Imposimato, il giudice dei processi alle BR, attentato al Papa ed altri misteri del nostro Paese. Ci lascia una pesante eredità: la dignità di cittadini e soprattutto la dignità dei diritti civili.

Imposimato è stato tra i personaggi più in vista nella lotta alla nuova riforma della scuola ed in uno dei tanti discorsi disse che “ gli stipendi degli insegnanti sono IMMORALI”.
In questi giorni, forse il 4 gennaio, verrà formalizzato un rinnovo del contratto che propone numeri destinati a far discutere.  
Innanzitutto il numero 85 euro che per gli insegnanti diventa 70 euro. Ciò per il semplice fatto che quella cifra era un mero calcolo basato su un aumento proposto del 3.48% sullo stipendio medio dei dipendenti della PA. E poichè gli insegnanti guadagnano poco, il loro aumento scende a 70 euro, sempre in forma di proposte e a regime. Ciò vuol dire che esso al netto diventa max 30-35 euro considerando che si tratta di una cifra lordo stato.

Le richieste di gran parte dei docenti veicolate tramite social erano di almeno 200 euro netti, ieri il ministro rispondendo a questa ipotesi ha detto al “Messaggero”: “i soldi per un aumento di 200 euro ci sono”. Non si capisce dove li trovi ma poi leggendo più attentamente scopriamo il gioco delle tre carte.
In pratica, sparirebbe il bonus 80 euro che riguarda buona parte degli insegnanti, sparirebbe la carta del docente (500 euro annui, circa 40 mensili) e si parlerebbe si 200 euro al mese di aumento.
Ora, premesso che quella cifra, 200 euro, ci fa riflettere poichè è un numero pronunciato per la prima volta da Professione Insegnante, i conti ovviamente non tornano lo stesso.
Di fatto da un lato si priva il docente di 120 euro NETTI e dall’altro si propongono 200 euro lordi che risultano dalla somma di 85 euro + 80 del bonus + 40 della carta del docente (205 per l’esattezza). Cifra che al netto diventerebbe all’incirca 100 euro. In pratica non si tratterà di un aumento ma di una riduzione di 20 euro in media nelle tasche dei docenti.
Visto il parere a tratti favorevole di alcuni sindacati che intenderanno firmare, Professione Insegnante ricorda che l’aumento calcolato richiesto è 200 euro NETTI senza giochetti di prestigio con al più l’uso dei fondi della carta del docente e del bonus merito. Professione Insegnante, comunità di circa 100.000 insegnanti, ricorda che è in corso una petizione che DIFFIDA i sindacati dal firmare un simile contratto truffa pena lo straccio delle tessere che è già attualmente ampiamente in corso.

La petizione è ancora disponibile e si può firmare a questo indirizzo