Ultimi provvedimenti per questo scorcio di legislatura capitato proprio ad agosto mese caldissimo per la preparazione del nuovo anno scolastico e come ci si aspettava i malfunzionamenti alla macchina del reclutamento spuntato tutti puntualmente.


Il primo riguarda il reclutamento ordinario, si calcola che circa 50mila cattedre siano rimaste vacanti anche grazie agli sforzi del Ministro nel formulare quiz errati ai concorsi. Come abbiamo scritto in questo articolo, al Nord molte cattedre resteranno vacanti. La call veloce è iniziata oggi, mentre i docenti precari si affannano ad usare istanze on line per un’altra operazione importante: l’indicazione di 150 sedi scolastiche in cui si vuol essere presi in considerazione per le supplenze. Speriamo che il sistema regga…

Un’altra patata bollente è rappresentata dalle GPS appena erogate ma con punteggi totalmente errati. I docenti precari da ieri sono alle prese con i ricorsi per chiedere rettifiche ma nello stesso tempo devono fornire le indicazioni delle 150 scuole in cui essere presi in considerazione per le supplenze. Ovviamente nessuno sa quali siano le scuole che hanno posti disponibili poiché non sono stati resi pubblici gli elenchi delle cattedre residuali dopo le prime operazioni di immissioni in ruolo, operazioni che in alcuni ambiti sono ancora in corso.

Infine: la call veloce. Si tratta di un dispositivo che consente ai docenti che non sono stati nominati in ruolo nella propria provincia, di poter entrare in altra provincia o regione. Questa procedura va svolta sempre on line, in pieno caos.

Ma il ministro cosa fa? Come gestisce il tutto? Semplicemente facendo finta di nulla. Mentre la macchina burocratica si affanna tra errori colossali e migliaia di ricorsi, Bianchi è impegnato in un compito “nobile”: chi dovrà ricoprire l’incarico di Presidente della Scuola di Alta formazione della pubblica istruzione? Il nuovo carrozzone che in fretta vuole lasciarci in eredità prima che si vada a elezioni anticipate il 25 settembre.

Ci sono in palio stipendi annuali per circa 250mila euro, avete capito bene, non è una lotteria ma uno stipendio. C’è poi da nominare tutto lo staff compreso il direttore generale per un totale di circa 2 milioni di euro l’anno.

Quindi mentre la scuola italiana si affanna a chiudere gli organici, mentre con molta probabilità assisteremo agli stessi errori commessi lo scorso anno quando ancora a metà ottobre molte cattedre erano vacanti, il ministro Bianchi è alla ricerca di un luminare cui affidare questa fantomatica Scuola di Alta Formazione. Che non si dica che si fa una legge e poi non la si applica a dovere.

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