Dopo il flop evidente e visto che a 5 giorni dalla scadenza del 2 maggio mancano all’appello centinaia di scuole che non riescono a convincere almeno 13 insegnanti a seguire il corso per docente tutor, il ministro rilancia.


Dopo vari comunicati in cui Valditara sottolinea che addirittura ben 70.000 docenti potrebbero percepire ben 4750 euro in più (ecco qui il conteggio effettuato da UIL che quantifica in poco più di 7 euro nette l’ora il compenso), appare la proroga al 31 maggio per “prenotarsi” a diventare ricchi.

Non solo, il ministro, visto che i soldi non riescono a convincere adeguatamente i docenti, tira fuori la carta della raccolta punti, quella che ha ridotto la scuola e la formazione per i docenti a pura mercificazione.

In pratica la proposta del ministro è molto “allettante”. Chi sarà docente tutor potrà beneficiare di punti da accumulare nelle graduatorie di istituto per scalare le classifiche interne ed evitare di essere perdenti posto.

Una mossa che snatura la vera funzione docente il quale non potrà più contare solo sul reale servizio e qualche punto che deriva da corsi di formazione per lo più di facciata. La proposta dovrà essere presentata in contrattazione integrativa sindacale.

Ci auguriamo che i sindacati rispediscano al mittente la proposta oscena che ancora una volta offende la nostra professione.

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