Certamente l'attuale governo non ne terrà affatto conto visto anche il fatto che a due settimane dalle elezioni non si parla più di aumenti di stipendi nè di rinnovo di contratto. Forse occorre attendere la prossima tornata elettorale. Certo è che il fatto che i docenti meritino un consistente aumento ci almeno il 30% in busta paga non lo dicono gli stessi insegnanti bensì la comunità europea. Ciò sicuramente anche per la consapevolazza del fatto che uno stipendio basso di certo non attira i migliori insegnanti.
Al momento una cattedra su 10 è praticamente vuota e cosìì vale anche per altre 50.000 cattedre di sostegno per un totale di circxa 130.000 cattedre che lo Stato fatica a riempire anno dopo anno soprattutto in quelle regioni dove il costo della vita è più alto. La soluzione leghista della regionalizzazione che vorrebbe un aumento in alcune regioni è ritenuta incostituzionale oltre che lesiva per i diritti di tutti i docenti dello Stato. Aspettiamo nuovi risvolti, intanto i docenti italiani incassano questa considerazione fatta da chi, sicuramente, non ha la possibilità di mettere mano al portafogli.