Incredulità, indignazione, preoccupazione. Questi i sentimenti di tanti docenti nel vedere queste parole scritte sul sito del MIUR.
Nell'intervista a La Stampa il ministro dell'istruzione Bussetti ha ricevuto la seguente domanda "Non è il caso che il governo si ponga anche il problema di regolare i flussi di immigrazione che negli ultimi 20 anni hanno portato un milione di persone in più nelle classi?"
Così ha risposto il ministro:
"La scuola è il luogo principale di inclusione nella nostra società. L'ho sempre detto, fin dal mio insediamento.
Voglio ribadire anche che questo governo non agisce in maniera pregiudiziale rispetto alla questione migratoria: stiamo affrontando il tema con serietà e responsabilità. A differenza di come è stato fatto in passato. Regolare i flussi tutela innanzitutto chi cerca rifugio in Italia, avendone diritto. Penso anche, però, che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita. La ritengo una priorità assoluta".
E perché si capisca chiaramente qual è il leghistapensiero il sito ufficiale del MIUR intitola la pagina che riporta l'intervista "Bussetti: tuteliamo i figli dei migranti ma prima gli italiani".
https://www.miur.gov.it/-/bussetti-tuteliamo-i-figli-dei-migranti-ma-prima-gli-italiani
Che vuol dire, nel contesto scolastico, "Prima gli Italiani"?
Io credo che la scuola statale debba essere inclusiva e meritocratica. Deve offrire a tutti gli studenti le medesime opportunità sviluppandone potenzialità e talenti .
Se uno studente è meritevole e mostra una particolare predisposizione per la matematica o la fisica o la storia che si fa se è bengalese? Può avere le stesse attenzioni degli altri studenti e magari iscriversi alla Facoltà di Medicina?
Certo che può.
Infatti proprio recentemente il MIUR ha pubblicato le Procedure per l'ingresso, il soggiorno e l'immatricolazione degli studenti stranieri/internazionali ai corsi di formazione superiore in Italia anno accademico 2019-2020.
http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/
E, sinceramente, da persona prima che da cittadina italiana, io preferisco e preferirò, in caso di bisogno, essere curata da un ottimo medico e non mi interessa né interesserà se sarà europeo o extraeuropeo: mi interessa che sia bravo!
Ad esempio sarei tranquilla se mi capitasse di fronte Rasel Miah, neo dottore bengalese in medicina e chirurgia, arrivato in Italia a 11 anni, senza sapere una parola nel nostro idioma, licenziatosi con ottimo dalle secondarie di primo grado e maturatosi con lode presso il Liceo Stefanini di Mestre.
Qui è riportata la sua storia. https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_marzo_14/venezia-10-t10corriereveneto-web-veneto-cceca5c8-4633-11e9-91f0-f101fb8669cb.shtml?refresh_ce-cp
Io rispondo, dunque, al ministro:"Prima il merito"!