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Le deleghe sono state firmate 48 ore fa ma i principali sindacati non hanno prodotto note di replica se non in qualche caso sporadico. 
Ci si chiede cosa aspettino, forse sono ancora storditi dalla scelta unilaterale operata da questo governo o forse sapevano già tutto. Gli insegnanti si aspettano una azione incisiva da parte dei principali sindacati che di recente non mostrano certo un atteggiamento di protesta ma restano in silenzio... o quasi. 

Attendiamo che facciano sentire con fermezza la nostra opposizione ad un percorso, quello della legge 107, che non è stato per niente modificato dopo l'avvicendamento a via Trastevere. Dalle parole del Ministro emerge che il percorso che intende intraprendere sia in totale spregio al confronto, che sicuramente ci sarà, ma di cui non se ne farà proprio nulla. Ciò che è successo era fin troppo prevedibile ma i ritmi lenti e giurassici dei sindacati finiscono per farsi cogliere di sorpresa anche dalle promesse fasulle di confronto da parte di un governo che non  ha mai ascoltato nessuno. Sarà opportuno che, anzichè temporeggiare, i principali sindacati prendano iniziativa per uno stato di agitazione di tutta la scuola italiana come chiesto a gran voce dalla gran parte dei docenti.