Sono bastate 24 ore e per il Ministro sembra tutto tornato come prima. La sua frase che esprime dispiacere e disagio per la scomparsa di uno studente in alternanza scuola lavoro non ha avuto altro seguito. Non ha pensato di porsi dubbi sull’alternanza scuola lavoro, né di effettuare indagini per capire come sia possibile che si muoia anche simulando un lavoro.


Bianchi non si è premurato di fare chiarezza sull’accaduto ma solamente di inviare una frase ipocrita e nulla di più.

Di fronte alle richieste da parte di molti di fermare questa pratica dell’alternanza scuola lavoro che nella quasi totalità dei casi non produce nulla, ha semplicemente detto che essa continua come prima. Anzi: anche i ragazzini della scuola media di primo grado dovrebbero scoprire come si lavora in azienda.

In qualsiasi altro Paese un Ministro si sarebbe fermato a riflettere e forse avrebbe anche rassegnato le dimissioni, almeno sarebbe stato un segno di sconfitta o comunque una ammissione di colpa. Ma in Italia non accade nulla di tutto ciò. The show must go on, tutto deve continuare come prima.

C’è uno studente che è andato a scuola la mattina e non è più tornato. Era andato per l’ultima volta a far finta di lavorare, e ci è rimasto. Una vita spezzata.

Sarebbe forse il caso che le nostre scuole interrompessero in massa questa assurda pantomima del PCTO pieno di scartoffie e nulla di più. E anche tra le scartoffie ci è scappata la tragedia.

Speriamo che nei prossimi giorni Bianchi si ravveda. Nel frattempo c’è una madre che ha visto il figlio andare via la mattina e non tornare più.

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