E’ guerra di numeri quella che si consuma a 8 giorni dall’apertura delle scuole dopo le feste per verificare gli effetti di una apertura in presenza forzata contro tutto e tutti.


Mentre il presidente dell’associazione nazionale presidi Giannelli comunica che al momento una classe su 2 è di fatto in DaD per gli effetti dei contagi tra gli studenti, mentre il governatore della Campania conta circa 25mila studenti contagiati solo nella fascia under 14, il Ministro si arrabbia e sbotta: i numeri li diamo noi.

C’è da precisare che il Ministro non ha mai mostrato numeri sulla situazione scolastica dei contagi, che ha sempre nascosto. Ricordiamo, addirittura, la situazione un anno fa in cui la Azzolina diceva che non era possibile avere numeri che abbiano una valenza statistica e che comunque le scuole erano sicure.

I dati della Campania potrebbero essere un utile campione da estendere a tutto il territorio che porterebbe a circa 300mila contagi solo tra gli studenti under 14 anni, quindi circa 100mila classi in DaD solo tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Da qui l’uscita del Ministro che ritiene che il proprio dicastero sia l’unica fonte di dati certi, dati che non fornisce però. “Stiamo facendo le opportune elaborazioni, li forniremo a breve”, dice, ma già una settimana fa, dopo i primi 3 giorni di scuola cantava vittoria, dicendo che la situazione era sotto controllo e che non era successo ciò che tutti temevano. Dimenticava che affinché ci si renda conto dei contagi occorre far trascorrere almeno una settimana. Una settimana di fuoco, trascorsa tra ordinanze di sindaci e governatori e conseguenti bocciature dei TAR.

I docenti assenti toccano picchi del 20% e ciò rende veramente difficile la loro sostituzione. Anche su questo Bianchi dissente: “i numeri li diamo noi”. C’è da crederci, in questi giorni sta dando veramente i numeri mentre la scuola affonda in un mare di problemi e nel caos totale. Aspettiamo con impazienza da due anni numeri che non arriveranno mai, neanche stavolta.

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