Non contento dei risultati che va declamando ovunque, il ministro Bianchi pare stia pensando ad una deroga per le restrizioni che verranno messe in atto nel prossimo Dpcm a seguito della situazione pandemica insostenibile.


Andiamo al dunque. Pare che si allo studio una modifica dei giorni di quarantena, portandoli a meno di 10 e l’innalzamento del numero minimo di positivi affinché scatti la DaD per l’intera classe. Una “idea” sarebbe quella di fornire maschere FFP2 alle classi colpite da troppi casi positivi e costringerle a stare in presenza. Ciao è suffragato anche dall’uscita recente della sottosegretaria Floridia che tende a tranquillizzare tutti sulle mascherine. Certo è che ancora non abbiamo visto una sola mascherina ffp2 fornita dallo Stato nonostante esse siano un obbligo di sicurezza che lo Stato dovrebbe rispettare.

Rimane un mistero la necessità di continuare a mantenere differenze tra vaccinati e non, soprattutto a primaria e infanzia dove la percentuale dei vaccinati è ancora bassa e i rischi da contagio sono veramente alti.

La cosa non convince, comunque, gli esperti per il semplice fatto che non ci sono le condizioni per allentare le restrizioni quando ovunque le regioni stanno passando in zona gialla o addirittura arancione.

Non si capisce perché occorra un Green Pass per comprare le sigarette e non ne occorra per gli studenti che entrano in classe. Sarà sicuramente difficile continuare ad accettare norme differenziate che a scuola, luogo ad alta densità di permanenza di persone, diventano ininfluenti al fine del contrasto dei contagi.

Ad oggi tutti coloro i quali si occupano di scuola contestano i dati forniti dal ministro che confonde studenti con classi. De Luca, governatore della Campania usa termini forti così come anche i principali sindacati e i presidi i quali parlano di dati campati in aria e non rispondenti a realtà.

La chiara dimostrazione che quei dati non sono attendibili viene fornita implicitamente dallo stesso ministro che tenta di arginare i problemi adottando quarantena light e aumentando il numero di positivi necessari per andare in DaD. Se veramente fossero solo il 6% gli studenti in DaD la cosa non dovrebbe essere così preoccupante.

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