Progetti per l’ambiente, per la pace, per l’accoglienza, per la legalità e contro la mafia, contro il bullismo, contro il razzismo, le discriminazioni, le Giornate Mondiali, senza contare gli Open Day o l’autogestione. Sono tutti esempi di progetti che tolgono ore alla didattica tradizionale. Spesso non sono svolti in orario aggiuntivo perchè non ci sono fondi a sufficienza ma gli studenti li svolgono negli orari in cui c’è ordinaria attività didattica.
Il risultato: una didattica tradizionale impoverita dei veri contenuti e tanti progetti che dovrebbero partire dalle competenze di base che così facendo vengono a mancare. A cosa serve una giornata mondiale contro il razzismo se non si ha il tempo di studiarlo prima? A cosa serve una giornata mondiale per i diritti di qualcosa se non si studiano nella storia già ridotta e approssimata a pochissime ore a settimana (vedi il bruttissimo termine “geostoria”) ? E cosa si dovrebbe dire delle giornate mondiali per il clima quando gli studenti hanno difficoltà a piazzare una nazione nel giusto continente?
L’overdose di progetti e la conseguente disponibilità di docenti sempre più attenti all’extra e meno all’ordinario sta uccidendo man mano la scuola italiana.
Ce ne accorgiamo quando i nostri studenti si iscrivono all’università. Frequentano corsi zero (la matematica e l’inglese da zero dopo che per 13 anni l’hai studiata a scuola?), devono acquisire obblighi formativi per mettersi in linea con le competenze necessarie in ingresso e per di più faticano a studiare come si deve, Insomma gli studenti arrivano all’università spesso senza un metodo di studio, altro che competenze e conoscenze.
Che dire poi del fallimento in tutti i corsi di selezione per accedere alle lauree a numero programmato? Che dire dei costosissimi corsi di preparazione per superare i test a Medicina? Tutto ciò è segno che qualcosa non va nel verso giusto. Se ogni ordine di scuola, compreso l’università si vede arrivare gente non effettivamente preparata per affrontare gli studi, evidentemente qualcosa non funziona.
Non sarebbe meglio fare qualche passo indietro e riprendere in mano libri e quaderni per studiare seriamente?
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