In vista delle norme relative al nuovo esame di Stato il Ministro Valditara ha evidenziato che esso avrà la forma definita nel dlgs 62/2017 risalente a prima dell’era covid. Il 30 dicembre 2022 è stata emanata la nota ministeriale che detta le regole per il nuovo esame di Stato (ecco il link)


Il decreto 62/2017, ricordiamo, definisce le norme che regolamentano l’esame di Stato in questo modo:

40 crediti attribuiti al percorso degli ultimi 3 anni (lo scorso anno la deroga del ministro Bianchi elevò a 50 il peso del percorso di studi), 12, per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno.

60 crediti come valutazione di due prove scritte e una orale, 20 punti per ciascuna delle tre prove.

“L’esame di Stato sarà quello in vigore dal 2017, secondo quanto prevede il dlgs 62/2017, finora non applicato. Si tornerà alla normalità con due prove scritte e un colloquio interdisciplinare, che deve valorizzare le competenze e soprattutto verificare la capacità degli studenti di fare collegamenti tra le materie”. Queste le parole del Ministro, chiare ed inequivocabili.

La composizione della commissione sarà di nuovo mista: 3 membri esterni e 3 membri interni.

Le due prove scritte saranno a carattere nazionale. Ricordiamo che lo scorso anno la traccia della seconda prova scritta veniva prodotta dall’istituzione scolastica. Ognuna delle due prove scritte avrà una valutazione massima di 20 punti. La prima prova, in forma scritta, accerta la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonche’ le capacita’ espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato. Essa consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali.

La seconda prova, in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o piu’ discipline caratterizzanti il corso di studio ed e’ intesa ad accertare le conoscenze, le abilita’ e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale della studentessa o dello studente dello specifico indirizzo.

La prova orale interdisciplinare verrà organizzata in base ad un successivo decreto che verrà emesso presumibilmente entro fine gennaio come di consueto.

Protestano gli studenti che portano avanti istanze secondo le quali le difficoltà di questi ultimi anni li avrebbero messi in condizioni di non essere in grado di affrontare prove “stressanti” a carattere nazionale.

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