Sono sempre più frequenti i quesiti che ci arrivano da parte di docenti coinvolti nelle gite di istruzione. La maggior parte dei colleghi chiede se ci sia un diritto alla retribuzione delle eventuali giornate e ore accessorie spese per accompagnare gli studenti. Molti chiedono se siano obbligati ad accompagnare, altri chiedono quali siano le responsabilità.


Le eventuali retribuzioni accessorie non sono normate dal ccnl nazionale. Solo la contrattazione integrativa e gli organi collegiali potranno eventualmente quantificare gli eventuali compensi accessori. E’ comunque raro che una scuola decida di pagare il docente per il proprio ruolo di accompagnatore.

In molti casi, quando la gita si svolge in giorni festivi o comunque non in calendario scolastico, i docenti ottengono uno o più giorni di riposo compensativo. Ciò comunque va contrattato a priori, anche in questo caso pur potendosi riferire a normativa generica che riguarda un normale contratto di lavoro, non sempre le scuole concedono il riposo compensativo.

In ogni caso pur volendo comunque accompagnare i propri studenti nelle gite scolastiche senza alcun compenso, i docenti dovrebbero sapere alcune cose interessanti e come minimo conoscere i rischi a cui vanno incontro.

Innumerevoli sono le sentenze che in situazioni tragiche dove uno studente addirittura muore o di fa male durante una gita, a pagare sono sempre gli insegnanti che dovrebbero comunque vigilare su di essi 24 ore su 24.

Mettiamo il caso che uno studente particolarmente attivo danneggi qualcosa durante una visita, rovini un oggetto in un museo o qualcosa nella struttura ricettiva. Si profila una culpa in vigilando e il docente è tenuto a rispondere dei danni causati dallo studente. E’ il caso successo recentemente ad uno studente di Varese che ha danneggiato un sito archeologico patrimonio dell’unesco a Malta.

Anche un furto in un negozio o in una qualsiasi attività commerciale può rivelarsi un rischio per il docente che dovrà rispondere in solido del reato da parte del proprio studente.

In alcune gite all’estero capita spesso che studenti adolescenti portino con sé di nascosto sostanze stupefacenti. In base a dove ci si trova il rischio di essere arrestati dalle forze dell’ordine locali è molto alto perchè dipende dalle leggi locali. Anche in questi casi, se lo studente è minorenne, ci sono responsabilità che gravano sulla testa del docente.

Le responsabilità penali non sono da meno. Qualche mese fa uno studente cardiopatico muore salendo una scalinata. L’insegnante è stata accusata di non avergli impedito di percorrere la scalinata che gli avrebbe procurato l’infarto. La causa è tutt’ora in corso. La prof. rischia condanna a 8 mesi.

Qualche anno fa un gruppo di studenti decise di salire di notte sul tetto dell’hotel per fumare una canna. Uno degli studenti scivolò e morì. Dopo anni di processi, il proprietario dell’hotel viene prosciolto da ogni accusa ma gli insegnanti vengono condannati a pagare oltre 200mila euro di risarcimento alla famiglia.

Lee responsabilità penali sono quelle che dovrebbero far tremare i polsi ogni volta che si parla di accompagnare minori in gita ma molti insegnanti si nascondono dietro buoni propositi e buone intenzioni, dimenticando che non dispongono di alcuna assicurazione contro rischi del genere.

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