Una scelta assurda e unilaterale si è consumata oggi nel confronto con le regioni che hanno fatto le loro proposte ragionevoli. Quasi tutte chiedevano una settimana o anche due di stop per mettere tutta la Scuola in sicurezza.


Il Governo ha invece deciso diversamente nonostante i contagi alle stelle (oggi 189.000 con 231 morti) producendo una norma contorta e piena di contraddizioni.

Nella scuola secondaria di primo e secondo grado la DaD scatta solo se ci sono 3 contagiati e per i soli studenti non vaccinati. Se i casi salgono a 4 la DaD scatta per tutta la classe per 10 giorni. Gli studenti che nel frattempo resteranno in presenza dovranno tenere la mascherina ffp2 obbligatoriamente.

Nella scuola primaria, invece, la DaD scatta con almeno 2 contagiati. In questo caso l’intera classe va in didattica a distanza per 10 giorni.

Le regioni inoltre hanno evidenziato la necessità di fare i tamponi solo ad alcuni studenti ovvero ai sintomatici trascurando gli altri, per evitare confusione e risparmiare risorse.

Il commissario straordinario, inoltre ha stanziato oltre 92 milioni per l’esecuzione dei test rapiti gratis utili all’attività di tracciamento a scuola.

Non è chiaro chi farà questi test. In base a quanto sentito da altre fonti, i test dovrebbero essere auto somministrati, ovvero dovrebbero essere gli stessi studenti ad eseguire le procedure, ciò produrrà sicuramente una distorsione sui risultati poco attendibili.

La questione DaD parziale si rivela comunque di difficile attuazione. Si arriverà ad avere una situazione simile a quella vissuta lo scorso anno in cui i docenti erano costretti a seguire contemporaneamente studenti in presenza e studenti on line.

Ciò che realmente stata all’occhio è la sparizione della quarantena e della tracciatura per gli studenti presenti nella classe dei contagiati. Di fatto se ci sono solo 3 contagiati secondo il Governo, il pericolo di contagio non esiste mentre in presenza di 4 contagiati tutti andranno in quarantena per 10 gg.

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