Ciò che vi stiamo per raccontare è una storia che ha dell’incredibile. Le notizie si rincorrono con una scansione oraria impressionante. Giusto l’altro giorno parlavamo di 240 milioni di euro destinati alla “valorizzazione della funzione docente”, il nuovo bonus merito, diciamo. Ecco, non riuscivamo più a trovare il passaggio in cui qualche giorno prima lo stesso disegno di legge parlava di 260 milioni e non 240.
Apprendiamo adesso che nella bozza arrivata al Presidente Mattarella, figura una modifica, addirittura dopo che il testo è stato firmato in parlamento. Praticamente dei 260 milioni ne sono stati sottratti 20 per finanziare la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici, quella che riguarda la parte variabile.
Al danno si aggiunge la beffa, quindi. Non solo lo strumento della cosiddetta valorizzazione del merito rappresenta un’arma nelle mani dei DS per rafforzare la propria posizione di comando a scuola, adesso scopriamo che essi vengono pure premiati con 20 milioni che divisi per i quasi 8000 dirigenti fanno circa 2500 euro lordi l’anno che si aggiungono alla ciò consistente parte variabile.
Quella che segue èp una screenshot della seconda stesura, modificata dopo che la prima era stata votata in parlamento. Ai 104 articoli ne sono stati aggiunti altri come ad esempio l’art 110 che definisce i 20 milioni destinati ai dirigenti scolastici. L’articolo 102 che recava le norme per il miglioramento della professionalità dei docenti è diventato articolo 108 con la cifra stanziata che passa da 260 a 240 milioni di euro
A dare notizia dettagliata è stata la testata orizzonte scuola, ecco l’articolo completo. Tra i sindacati il primo a prendere la parola è Pino Turi di UIL che dice: “Per retribuire l’indennità di posizione dei dirigenti scolastici viene attuata una distrazione di fondi prelevati dal capitolo di spesa per la valorizzazione del personale docente. Si leva ai docenti per dare ai dirigenti: venti milioni di euro destinati al fondo dei dirigenti”.
Ora, fermo restando che gli insegnanti non digeriscono alcun bonus merito, appare inquietante il colpo di mano a norma approvata e votata, un attimo prima che venga firmata da Mattarella. C’è anche da dire che mentre il bonus merito per i docenti è ovviamente legato ad un “merito”, la retribuzione di risultato destinata ai dirigenti è valida per tutti senza alcuna distinzione.
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