Distanziamento e mascherine sono le parole d’ordine del Ministro. Sembra che in due anni non abbiamo imparato nulla. Niente filtraggio dell’aria per migliorare le condizioni delle scuole, niente riduzione degli studenti nelle classi pollaio.
“La DaD è stata deleteria ma potremmo averne ancora bisogno. Insomma anche sui trasporti si arriva ad un nulla di fatto. Sembra che ci si sia dimenticati del problema che fra due mesi si riproporrà esattamente come lo scorso anno.
Se errare è umano, perseverare è diabolico. Il piano scuola estate è forse l’unica cosa che tiene impegnato il nostro ministro mentre nelle scuole al sud si registrano temperature ben oltre i 40 gradi.
La scuola ingessata su sé stessa, quindi, stretta tra l’impossibilità di venir fuori con una strategia vincente.
Si sprecano, infatti, gli studi che denotano i danni di due anni di dad ma se da un lato lo Stato demonizza la didattica a distanza dall’altro fa capire che con ogni probabilità dovrà farne ricorso. Contraddizione.
L’ultimo problema riguarda lo stato vaccinale. Ci sono oltre 200mila persone che operano nelle scuole che non hanno ancora effettuato il vaccino. Si comincia a pensare come convincerli e soprattutto come agire di fronte al grosso problema di ritrovarsi 3 docenti su 10 non ancora vaccinati a settembre. Dad mista? DDI? Non si sa, l’unica cosa certa è che il Ministro non ha alcun piano di riapertura che sia diverso da quello dello scorso anno.
Professione Insegnante ha bisogno di te
Vuoi darci una mano? Puoi aiutarci in due modi:
Sottoscrivendo un tesseramento con Professione Insegnante cliccando sull’immagine sottostante. potrai scoprire i nostri servizi e le nostre consulenze a tutela della professione insegnante.
Oppure donandoci un caffè per mantenere il nostro sito e i servizi agli insegnanti sempre aggiornati.
Puoi donare con qualsiasi carta di credito, anche 2 euro ci potranno aiutare.