Si va verso la fine dello stato di emergenza in un momento di distrazione in cui guardiamo verso la guerra in Ucraina che ci preoccupa parecchio.
La fine dello stato di emergenza è prevista per il 31 marzo e stavolta pare che il governo non intenda prorograrla nonostante ci sia una risalita del numero dei contagi sia in forte risalita (ieri 54000) e il numero di morti non è da trascurare (ieri 136).
Ma cosa comporta la fine dello stato di emergenza? Quali saranno le misure che verranno meno? Secondo alcune indiscrezioni:
- Non dovrebbero essere più necessarie le mascherine all’aperto
- Non si dovrebbe andare in quarantene da contatto
- Verrebbe abolito l’obbligo di mascherina all’aperto
- forse scomparirà l’obbligo di Green Pass rafforzato per gli eventi all’aperto
- Il sistema vaccinale dovrebbe passare a gestione regionale come accade nelle situazioni di normalità
- verrà sicuramente abolito il sistema di “colorazione” delle regioni in base agli indicatori utilizzati in questi due anni di pandemia
Insomma, il 1 aprile (a patto che non sia un pesce d’aprile) almeno sulla carta verrà decretata la normalità che di fatto ancora non c’è.
Non resta che sperare che i contagi e tutti gli indicatori continuino a scendere altrimenti c’è il serio rischio di ritrovarsi di fronte ad un’altra ondata.
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