A 30 giorni dalla approvazione del decreto aiuti bis che contiene anche la ormai controversa norma sul docente esperto il Senato ieri e oggi discute la sua approvazione e relativa conversione in legge.

Il tutto si gioca sul filo di lana e sono tante le modifiche che i vari gruppi parlamentari hanno chiesto. Modifiche anche alla luce dei pareri delle commissioni istruzione e bilancio.

Tra l’altro è anche emerso da ulteriori chiarimenti che il “premio” per il docente esperto sarebbe una tantum e non strutturale. Non si tratterebbe, infatti, di un vero e proprio aumento di stipendio a dispetto di quanti cominciavano a fare le divisioni per 13 per verificarne la conversione in aumento vero e proprio. 5650 euro lordo stato una tantum dopo 10 anni di formazione e solo ad un docente su 100.

La cosa è così strana che non doveva neanche approdare sui tavoli di un’aula del senato che avrebbe ben altro di cui parlare.

La cosa è così strana che non ha nulla di urgente, non riguarda affari correnti, non è un aiuto bis, visto che economicamente il beneficio arriverebbe fra 10 anni.

Eppure di fronte alle controversie accese in Senato sembra prevalere una linea, quella pilatesca: approviamo la norma così com’è, tanto si tratta di qualcosa che morirà di morte naturale, evitando così di ingaggiare una lunga discussione per modificarla ed evitando addirittura che decada. Sì perchè pare che oggi sia il termine ultimo per decidere e stranamente non si capisce come mai non si preferisca stralciarla come hanno chiesto 67mila insegnanti.

La diretta al senato è al momento (ore 17:00) sospesa, in attesa che i gruppi parlamentari discutano e riprenderà prima possibile

Ecco il link

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