News

Didattica a distanza su Instagram? Potrebbe essere un'interessante rivoluzione. In epoca di coronavirus lo scrittore e poeta Paolo Gambi ha pubblicato una video lezione (https://www.instagram.com/tv/B9wlAyanS0q/) che cerca di dare risposte e motivazione a questo complesso momento tramite un viaggio nella letteratura. E questo fa pensare. 

LA RICREAZIONE E’ FINITA

In un mio articolo di qualche giorno fa provavo a dare voce alle tante riflessioni, fatte con i colleghi docenti, circa la doppia spada di Damocle che si è abbattuta sulle nostre innocenti nuche. Da un lato il coronavirus che imperversa senza tregua e atterrisce anche le spinte più ottimistiche dei benpensanti e dall’altro la didattica digitale, che ormai è diventata imperativa e che ci assilla in ogni momento della giornata. 

Gestire classi virtuali richiede impegno e soprattutto consapevolezza: bisogna sapere dove andare e come fare per arrivarci in modo da non elettrificare in modo semplicistico l’atavica lezione frontale, che dobbiamo superare da ormai troppo tempo. La ricreazione è finita… direbbe il nostro grande Norberto Bottani, ormai in terra francese ma sempre attento alle vicissitudini che incombono e che tormentano la scuola italiana. Bottani aveva già anticipato negli anni Settanta il rinnovamento, che doveva pervadere la scuola di allora, quello stesso rinnovamento che ora non può più essere scelto ma solo e soltanto vissuto.

CORONAVIRUS DIGITALE

Il docente affetto da coronavirus digitale cerca di arrangiarsi come meglio può: c’è chi si informa, chi copia, chi ascolta il collega. Tutti sono alla ricerca di una soluzione che ci aiuti ad alleviare la pesantezza e l’irriconoscibilità che contraddistingue le nostre giornate. Eppure siamo solo all’inizio. 

I ragazzi sono più spaesati di noi e vanno guidati e rassicurati prospettando loro acque di mari più tranquilli, pacifiche quanto l’Oceano attraversato da Magellano. Ben vengano le lezioni create ad hoc dai colleghi, che hanno già nel sangue la tecnologia, ma per la maggioranza dei docenti la sfida delle classi virtuali e soprattutto la loro gestione giornaliera è sfiancante.

RISORSE E CAPACITÀ  COMUNICATIVE

 I ragazzi passano ore e ore su Instagram ma una video lezione, sincrona o asincrona che sia, comporta un carico cognitivo completamente diverso. I Social Network hanno alcuni vantaggi. Attraverso il medium dei Social Network il messaggio veicolato incoraggia il dialogo tra pari, dà luogo alla condivisione di risorse e migliora le capacità comunicative. 

Un secondo vantaggio consiste nel fatto che  i Social Network danno ai propri utenti la possibilità di entrare in contatto con utenti che nella vita reale non avrebbero mai incontrato per una svariata serie di motivazioni (distanza geografica,culturale, casualità). Ovviamente i contatti virtuali possono essere alimentati e trasformati in reali o meno ma non si può negare che, grazie ai social, le possibilità di nuove conoscenze si amplificano in maniera esponenziale. Ne deriva un aumento delle interazioni ed un incremento della  possibilità di condivisione delle notizie e della cultura. 

Il problema grosso rimangono i contenuti che transitano nei Social Network frequentati dai ragazzi: contenuti scarni, effimeri e ridondanti di superficialità ludica. 

USO EFFICACE DI INSTAGRAM

A nessun docente verrebbe in mente di sponsorizzare ai propri alunni l’utilizzo dei Social Network per scopi culturali, ma qui ci viene in aiuto lo scrittore Paolo Gambi, un giovane  e sensibile poeta, avvezzo a navigare nelle acque digitali e sempre attento al vasto ed intricato mondo degli alunni in fieri. Gambi fa una operazione notevole e meritoria, che consiste nell’unire il Social Network (nello specifico Instagram) ad una tematica alta e sentita: il coronavirus letto attraverso la panacea offerta dalla Letteratura. La sua disamina è magistrale e quanto dice sarebbe l’optimum per una lezione didattica, che arrivi direttamente in pancia all’ascoltatore. 

LETTERATURA  VS CORONAVIRUS

Ciò che viviamo oggi in tema di coronavirus c’è già stato e la letteratura illumina questo periodo buio con la saggezza storica del già vissuto, quasi fosse quella lanterna usata da Diogene per cercare la verità. Consiglio ai colleghi di visionare il video, di condividerlo, di caricarne il link all’interno delle nostre classi virtuali in modo che i ragazzi lo rendano virale. Infine, ALLINTERNO DEL SUO BLOG (https://www.paologambi.com/2020/03/15/coronavirus-e-letteratura-una-videolezione-e-un-po-di-motivazione/), Paolo Gambi offre anche la possibilità del confronto, dello scambio, della crescita. Incoraggiamo i nostri alunni a farne parte, a esprimere i loro pensieri, a elaborare le loro argomentazioni critiche dando luogo a quella piazza virtuale che ricordi il più possibile il mondo greco della partecipazione attiva e consapevole. 

E così la didattica a distanza su Instagram diventerà possibile.