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Cara Ministra, 

Leggiamo da più parti che lei da un lato spiega di cercare dialogo ascoltando gli insegnanti ma dall'altro poi dice: "avanti tutta con la 107". Ci chiediamo che senso abbia voler ascoltare gli insegnanti se ha già deciso cosa fare.

In genere l'ascolto comporta anche la possibilità di rivedere le proprie scelte. I docenti precari delle GAE che hanno rinunciato ad un piano assunzionale che si è rivelato fallimentare chiedono stabilizzazione. La chiedono dopo aver assistito ad ogni forma di discriminazione da governo e sindacati. Non sanno, ad esempio, quanti dei 32.000 posti promessi a ruolo nel 2016 siano effettivamente diventati tali. Ci risulta una strage di incarichi annuali dei docenti precari. Molti docenti con anni e anni di servizio hanno trascorso questo Natale senza uno straccio di incarico. 

Viste le esternazioni riguardo la mobilità a altri argomenti ci siamo resi conto che forse dei docenti precari a lei non interessa proprio nulla. E cosa pensa dei 62mila docenti vincitori di concorso? Come ritiene di poter garantire il posto promesso? So che la sua risposta come quella di chi l'ha preceduta sta nel fatto che il piano previsto è triennale ma come concilia questa triennalità per ben 62mila posti da concorso più 30mila da GAE con il fatto che nel primo anno le immissioni sono state quasi nulle e nel secondo pare intenda inserire delle pericolose deroghe al vincolo triennale sulla mobilità. 

Se intende ripartire un auto considerevole di posti per la mobilità in deroga cosa pensa che possa rimanere per precari e vincitori di concorso? Da una prima analisi fatta da noi qualche settimana fa il risultato di una deroga sarebbe deleterio anche per le scuole del nord sempre più senza personale.

La ringrazio a nome dei docenti precari GAE se vorrà dare una risposta alle nostre preoccupanti domande.