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Fin dalla prima lettura della legge 107 segnalai l'anomalia che i DS potessero a loro piacimento e senza regole gestire direttamente o per il tramite  e sotto la parvenza della contrattazioni l'organico della loro scuola, spostando i docenti da una tipologia di posto all'altro  in modo da tenere sotto scacco gli insegnanti. I fatti mi hanno dato ragione. Ribadisco quanto detto altre volte.

1) Sono contrario al fatto che i docenti entrati nella scuola in organico dell'autonomia su tipologia curriculare  prima o dopo l'approvazione della 107 possano in alcun modo essere spostarli, senza il loro consenso, dal DS su tipologia di potenziamento in toto o solo in parte, cosiddette cattedre miste.

2) Sono altresì  contrario al fatto che chi è  entrato in organico dell"autonomia su tipologia potenziamento possa in seguito  essere spostato su posto curriculare senza il suo consenso.

Esprimo la mia contrarietà  alla gestione dell'organico dell'autonomia da parte dei DS, auspico regole certe a livello legislativo  non contrattuale nell'assegnazione dei docenti alle tipologie dei posti oggi presenti all'interno delle scuole statali  e alle reti di scuole, sottraendole al potere gestionale dei DS, inquinato spesso da discrezionalità  e da eccesso di potere. Si spostano insegnanti contrastivi o insegnanti da esonerare per lavoro organizzativo o per garantire l'esonero o il semiesonero al collaboratore o a una figura di staff.

Non mi meraviglio che a questi punti siano contrari i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Uil Snals con l'eccezione della Fgu e degli Unicobas e quelli dei DS soprattutto l'Anp di Giannelli, mi meraviglio di trovare questi punti nel DDL Granato che ha lo scopo di abrogare alcuni punti della 107. Mi auguro che nel dibattito parlamentare questi punti possano essere espunti.

Se non si supera la gestione dell"organico di istituto da parte del DS,  non si elimina una delle parti più inquietanti  e fondanti della legge 107/2015.