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Scuola, siglato accordo: "Tantissimi docenti siciliani resteranno nel territorio di residenza"

In data 11/01/2017, nel sito di Orizzonte Scuola è stato pubblicato un articolo in merito alla mobilità elencando dei dati su coloro che chiederanno la mobilità interprovinciale. Premesso che nell'a.s. passato, grazie alla legge 107/15 vi è stata una mobilità in percentuale pari al 100%, mai vista nei precedenti anni che ha sfavorito sia le immissioni in ruolo che annualmente avvenivano che la disponibilità di cattedre e spezzoni orario per i docenti precari di tutte le graduatorie. Invece di opporsi concretamente per ristabilire nuove regole adeguatamente corrette e riviste sia per quanto riguarda le immissioni in ruolo sia dei vincitori di concorso che dei precari iscritti in GAE,  che comunque favoriscono maggiormente il contrasto alla dispersione scolastica, cerca di salvaguardare solo una parte di docenti, di cui una grossa consistenza numerica appartiene a chi ha accettato volutamente di essere stabilizzato in una delle 100 province italiane.

Annunciano, come al solito un'altra estate di passione, come quando annunciarono il Vietnam dopo l'approvazione della legge 107, ma questa volta solo per una parte dei lavoratori della scuola. Inoltre, chiedono ancor più 'favori' verso coloro che chiedono le AP, come se per molti, già la AP non è stata una regalia di questo governo in quanto non era prevista dalla legge 107/15 per i neossunti, senza contare che le AP non garantiscono la continuità didattica sbandierata dalla Pistorino soprattutto quando si vuol introdurre la scelta di più province.

Ed ancora,  la conversione delle cattedre di sostegno da organico di fatto ad organico di diritto non assicura sicuramente la continuità didattica come viene presupposto, visto che l'anno passato sono state date su assegnazione provvisoria molte cattedre di sostegno anche a chi non aveva titolo per poterle ricoprire, quindi a meno di non dare trasferimento su cattedre senza che si abbia abilitazione gli alunni disabili avranno poche possibilità di riavere lo stesso docente. Infine, ribadisce che i diritti dei lavoratori e quelli degli studenti sono collegati, ed in effetti, è vero, ma nell'intero articolo pubblicato si evince palesemente che la CGIL SICILIA considera solo lavoratori quelli che hanno aderito al piano assunzionale e pochi docenti cosidetti immobilizzati, come se i precari (la parte più debole dei lavoratori) siano lavoratori di serie B da non considerare nelle richieste di tale sindacato.

E’ alquanto strano che nello Statuto della CGIL sia dichiarato in modo chiaro ed evidente che “la CGIL considera la solidarietà attiva tra i lavoratori” come principio fondamentale, quando agisce oggi, con questo comunicato con la volontà precisa di tutelare, anzi agevolare una parte dei lavoratori a discapito di un'altra già pesantemente danneggiata dai precedenti accordi, come si è già scritto e si ribadisce che già l’a.s. passato, è stato siglato un accordo vergognoso con il dare la disponibilità anche al sostegno degli alunni diversamente abili senza il prescritto titolo di specializzazione, che palesemente non proteggeva quegli alunni più svantaggiati, ma solamente quei docenti e non tutti che si trovavano nelle grazie del sindacato siciliano.

I danni previsti, se tale accordo si verificherà, aggraverà ulteriormente la situazione attuale che si è verificata al Nord Italia e denunciata da più parti che le scuole del Nord non avranno ben 10mila docenti (cifra presupposta dalla CGIL Siciliana) oltre a quelli che sono mancati nell’attuale a.s., dove in solo tre Regioni del Nord, mancano oltre 28mila insegnanti stabili (grazie al Piano assunzionale del governo), come si può parlare in questi termini quando questa richiesta di  accordo, palesemente, aggrava ancor di più, la complessa gestione degli organici nazionali e il diritto alla formazione di migliaia di studenti e in particolar modo quella dei soggetti più deboli, ovvero da una parte li si usa per mobilità e dall’altra non si garantisce un servizio adeguato. Risulta alquanto paradossale leggere che CGIL che nel suo Statuto afferma che “CGIL considera la tutela e i servizi alla persona (...omissis...) che consiste nel contribuire, con pari dignità, alla realizzazione della strategia dei diritti e della solidarietà, ponendo al centro la dimensione della persona.”,ma di quale ‘persona’ parla? del docente precario storico, dell’alunno in generale o dell’alunno diversamente abile? come se tali principi possano applicarsi in modo parziale solo ad alcuni soggetti e per di più di una sola Regione italiana.     



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