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A Firenze, il14 aprile 2018, le ragazze della  squadra italiana alle Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (Egmo, European Girls' Mathematical Olympiad) hanno ottenuto un ottimo risultato: quattro medaglie di bronzo e una menzione d'onore. 
Tra quasi 200 concorrenti  si sono distinte Maria Chiara Ricciuti (di Asti),  bronzo, confermando il risultato ottenuto lo scorso anno;  Linda Friso (di Padova), bronzo. Entrambe le studentesse sono alla terza partecipazione. Prima partecipazione internazionale, invece, per Giorgia Benassi (di Carrara) e Maria Bevilacqua (di Avellino), che conquistano entrambe un bronzo. 
Menzione d'onore ottenuta  da Sabrina Botticchio (di Brescia) per avere ottenuto un punteggio pieno in uno dei problemi.  Sfatiamo dunque il pregiudizio, diffuso in tutto il globo, per cui le donne sarebbero meno predisposte  allo studio e alla ricerca nel campo delle discipline scientifiche.  A tal proposito Monia Azzalini, ricercatrice a dell’Osservatorio di Pavia Media Research, afferma che in Italia le cose vanno persino peggio rispetto ad altri Paesi: gli uomini hanno una visibilità pari al 79%, contro il 21% delle donne. E se poi andiamo ad analizzare la qualità della presenza sui media, tra i cosiddetti esperti interpellati a commentare le notizie di ambito tecnico- scientifico le donne italiane sono solo il 18% dei casi. «Gli stereotipi passano anche attraverso la costruzione quotidiana delle notizie; l’assenza di opinioni femminili su temi importanti non solo porta all’omogeneità di pareri, con i soliti nomi o i soliti volti, ma preclude anche uno sguardo femminile, troppo a lungo taciuto e dunque nuovo, sulle notizie».  La scrittrice, giornalista e fisica nucleare di origini ligure Gabriella Greison, nel libro intitolato "Storie e vite di super donne che hanno fatto la scienza", ci racconta l’universo femminile e scientifico  attraverso la storia di 20 donne tra cui di Samantha Cristoforetti, Marie Curie, Margherita Hack, Rita Levi-Montalcini, Maria Montessori, Ada Lovelace, Ipazia,  Hedy Lamarr e tante altre. Alle nostre figlie e alle nostre studentesse raccontiamo le storie delle grandi donne scienziate affinché possano scegliere, senza timori, qualunque professione senza essere condizionate da pregiudizi sempre meno insistenti ma ancora resistenti. A tal proposito può essere utile anche la visione del film "Il diritto di contare (Hidden Figures)" un film del 2016.  Basato sul libro Hidden Figures: The Story of the African-American Women Who Helped Win the Space Race di Margot Lee Shetterly, il film racconta la storia vera della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, che collaborò con la NASA, sfidando razzismo e sessismo, e tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11. Ovviamente aveva ragione l'illustre e pragmatica scienziata Rita Levi-Montalcini nel dire: "Il cervello dell'uomo e quello della donna sono uguali; la loro mente funziona alla stessa maniera. Tutto il resto sono scemenze!