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Così come previsto in un mio articolo scritto all’indomani del grande annuncio, adesso cominciamo a vedere meglio gli effetti delle immissioni in ruolo. 

Un primo risultato lo si nota nelle regioni del sud, sempre intasate dalla mobilità di ritorno quindi con poche immissioni e cattedre sparite all’ultimo momento.

In Sicilia le immissioni sono state solo 2000, pari al 4 % del totale delle cattedre. Basta pensare che la Sicilia nelle GAE rappresenta il 15% dei docenti precari. Magra consolazione.

Al Nord già abbiamo alcuni dati: ben 20.000 cattedre sono rimaste vacanti per svariati motivi. Il primo perchè in quelle regioni molte GAE sono esaurite, il secondo perchè anche le GM si sono esaurite o non sono state pubblicate visti i ritardi delle operazioni concorsuali. C’è da dire che i contingenti messi a concorso due anni fa non tenevano conto dello svuotamento che ci sarebbe stato nel frattempo col grande piano di mobilità. Quindi alcune GM di fatto erano composte da pochissimi vincitori di concorso che non hanno potuto coprire tutte le cattedre. 

Attendiamo ancora altri risultati, si prevede che circa metà delle cattedre rimarrà vacante.
E la supplentite continuerà ad aumentare come prima e più di prima, soprattutto alla luce di un altro grande esodo: quello delle assegnazioni provvisorie che vedranno decine di migliaia di cattedre svuotate almeno per un anno.
Si prevede quindi un altro inizio anno nel caos con scuole al nord deserte che per mesi dovranno cercare docenti che completino l’organico. Nel 2016-17 si registrarono scuole con oltre il 30% di cattedre vacanti. Persino ANP esprime grandi preoccupazioni. Si ritiene che prima di fine ottobre in alcune scuola è impossibile che gli organici vengano portati al completo visto che per alcune discipline come matematica mancano all'appello ben 4000 insegnanti.