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 Finalmente abbiamo chiuso il pacco anche della seconda commissione in cui ero membro interno!

Sono finiti gli esami di Stato 2017/18!

Voglio raccontare l'esame  dalla prospettiva del membro interno.

Fase 1: Conoscere i membri esterni e i presidenti delle due diverse commissioni.

All'inizio non avevo capito molto di loro, devo essere sincera. Ma ho rassicurato comunque i miei alunni: "Sono gentilissimi, professionali. State tranquilli e studiate, ripassate. Fatemi vedere le tesine!" E poi burocrazia e carte e verbali e criteri per il bonus e per la lode e le griglie e...sia online che su commissione web sicché la dematerializzazione, al momento, è solo un doppio lavoro! E il caldo è un odioso compagno di lavoro!  Qualche pranzo tutti insieme: davanti al cibo ci si scioglie!

Fase 2: prove scritte!

Vedere i miei alunni attendere trepidanti l'apertura delle porte e poi  avere in mano la prova e giù tutti con la testa china ad usare al meglio il tempo a  disposizione. Italiano: nessuna difficoltà! Matematica: che fatica! Terza prova: " Scrivete, non lasciate in bianco nessuna domanda" le raccomandazioni di noi membri interni. 

Fase 3: la correzione!

Ovviamente io ho corretto la prova di italiano con i commissari e presidenti delle due commissioni in due diversi giorni. Si comincia a famigliarizzare con i colleghi. Ci si aiuta, ci si concentra, si fa colazione insieme! La commissione esterna diventa familiare. Non sono più soltanto dei nomi: chi andrà in pensione ed è l'ultimo esame; chi attende  il trasferimento vicino casa, chi è in ansia per i figli affidati a baby sitter o a un campus (mio figlio non ha mai fatto tante lezioni di vela come in quest'ultimo mese!) Ci siamo mostrati  le foto dei figli tra un gruppo di compiti corretti e un altro, quando si ha bisogno di far riposare occhi e teste perché le parole diventano sfocate (vabbè è anche presbiopia, lo so!) e occorre un caffè. Un giorno mio marito ha creduto fossi stata sequestrata: orario correzioni 8-19!  Fortunatamente alla fine sono stata globalmente molto soddisfatta!  In italiano moltissimi hanno svolto l'analisi del testo di Bassani; vari il saggio artistico-letterario sulla solitudine dell'artista; qualcuno ha scelto tra gli altri ambiti. La prova di matematica è risultata difficile! Le terze prove, invece, sono risultate generalmente buone! No, non scriverò gli errori dei miei alunni: qualche errore ovviamente c'è stato! Ma non approvo la diffusione via etere degli strafalcioni degli alunni, perché siamo educatori e dobbiamo dare l'esempio noi per primi! Se prendiamo in giro i nostri allievi poi non possiamo certamente meravigliarci che loro prendano in giro i compagni! 

Fase 4: i colloqui orali!

Questa è la fase in cui i colleghi mostrano la loro umanità. Nessuno ha cercato di mettere in difficoltà i ragazzi. Ho visto i miei alunni tanto  tanto emozionati: che tenerezza! Quei ragazzi e quelle ragazze spavaldi durante il viaggio di istruzione o in classe, pronti alla battuta e al sorriso, te li vedi lì, bianchi e tirati in volto, lo stomaco in subbuglio che ripetono con la voce rotta dall'emozione il proprio percorso e rispondono con garbo alle domande. Caldo, caldo e per cambiare zanzare e umidità! Si discute se si è in disaccordo sulla valutazione.  Commissari interni che difendono gli alunni come figli!  Si deve andare oltre la propria disciplina e giudicare globalmente: non è semplice! In alcuni momenti mi sono commossa! Quando un alunno è andato meglio del previsto,  quando qualcuno ha superato le proprie difficoltà; quando alcuni alunni hanno fatto un colloquio strepitoso e denso di  sensibilità e umanità; quando qualche alunno ha mostrato di aver messo il massimo impegno per ottenere  e meritare la promozione! E il collega supplente che mostra di  dispiacersi di non poter tornare il prossimo anno: finito l'esame termina il contratto ed è ufficialmente disoccupato! Per lui è improprio chiamarle ferie o vacanze! Ce ne sono tanti in Italia: occorrerebbe pensarci più spesso che anche grazie ai precari si regge la scuola italiana. Sono stata supplente e pendolare per 5 anni: ricordo molto bene la sensazione straziante di cambiare ogni anno alunni  e scuola e la precarietà assoluta diventa silenziosa compagna durante  i chilometri percorsi da casa a scuola e da scuola a casa. 

Fase 5: ultimi atti burocratici e chiusura del pacco!

E' finita! Voti messi, verbali compilati, pacco e ceralacca!  Pubblicazione esiti!

E' il momento dei saluti, degli sguardi commossi, degli alunni che ti abbracciano, che ti scrivono parole dense di affetto e riconoscenza! Qualcuno resta male, qualcuno è felice.  Ricordo loro che NON sono un voto, non sono un numero, che il voto è frutto  anche di variabili imprevedibili, che sono un mondo, persone non definibili con una cifra espressa in 100esimi. E raccomando loro  di leggere, visitare musei, mostre e città. Di coltivare lo spirito e la bellezza e portare umanità nelle loro future professioni.  Auguri!