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Sembra incredibile eppure è proprio quello che accade ai docenti di scuola primaria ed infanzia delle scuole statali italiane. Per loro è preclusa ogni possibilità di abilitazione nelle classi di concorso utili per insegnare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Possiedono una o più lauree, master, specializzazione ma a nulla vale tutto ciò poiché fin quando non avranno conseguito l'abilitazione non potranno chiedere la mobilità professionale ma il percorso abilitante che glielo consentirebbe è loro inspiegabilmente precluso. Anche partecipare al concorso per la cdc di proprio interesse gli è precluso.

Un'assurdità che palesemente viola i più elementari pilastri della trasparenza e della democraticità della Pubblica amministrazione a parte essere fortemente lesiva della legittima aspettativa di un pubblico dipendente alla progressione di carriera. Docenti ingabbiati si definiscono e mai aggettivazione è stata più consona ad esplicitare lo status sotteso. Ma perchè poi? Perché impedire a questi docenti di partecipare a percorsi abilitanti?

La risposta non è data conoscerla. Si pensa che li abbiano proprio dimenticati nelle stanze del MIUR quando organizzavano la recente Riforma. “A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina” diceva Andreotti e forse tutti i torti non aveva.

Eppure per i professori già di ruolo nelle scuole superiori è stato predisposto un percorso di formazione abilitante in ulteriori classi di concorso diverse da quella di attuale insegnamento previsto recentemente all'art.4, comma 3 del decreto legislativo n.59 del 13 aprile 2017. Dove starebbe la differenza con i docenti di primaria ed infanzia?

Laureati sono gli uni e laureati sono gli altri. Mistero. Qualcuno potrebbe pensare che se si aprisse questa maglia forse ci sarebbe un esodo dalle scuole di primaria ed infanzia alla secondaria ma anche questa fantasiosa elucubrazione è da sfatare ricordando che la mobilità professionale ha la percentuale risibile del 10% che impedirebbe che ciò accadesse.

Ed invece ad un'analisi più attenta e ad una visione sistemica della scuola nella sua globalità, permettere ai docenti di scuola primaria ed infanzia di transitare alle scuole superiori consentirebbe di coprire quelle molteplici cattedre vacanti e disponibili che oggi non possono essere coperte da alcuno né dalle graduatorie di merito né dalle Gae perchè esaurite lasciando invece il posto a quell'infinito esercito di precari che aspettano il ruolo nelle scuole dell'infanzia e primaria le cui Graduatorie di merito e Gae traboccano.

I docenti ingabbiati però non ci stanno e cominciano ad organizzarsi per manifestare il proprio profondo disappunto nei confronti di una situazione che percepiscono ingiusta. Hanno creato un gruppo su facebook “ comitato nazionale docenti di ruolo ingabbiati: infanzia e primaria” che in poco tempo ha raccolto centinaia di adesioni. Seguiremo con attenzione l'evolversi della situazione dando voce a quanti, ai troppi, che rimangono inascoltati. Professioneinsegnante.it è anche questo.