E' stata depositata in Senato una mozione per abolire l'ora di religione cattolica a scuola e sostituirla con un'ora di educazione civica  da parte di Riccardo Nencini e firmata da un gruppo trasversale di parlamentari e precisamente:  da Emma Bonino, +Europa; Maurizio Buccarella, 5 Stelle; Roberto Rampi, PD; Loredana De Petris, LEU; Carlo Martelli, Gruppo Misto; Elena Fattori, 5 Stelle; Tommaso Cerno, PD; Matteo Mantero, 5 Stelle.

Queste le sollecitazioni rivolte al governo:

 

1)  Abolire l’ora di religione e sostituirla con un’ora obbligatoria di educazione civica

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Noi di Professione Insegnante aderiamo alla manifestazione per il NO alla Regionalizzazione scolastica e riportiamo qui la nostra petizione e il documento ufficiale della manifestazione. Partecipate: è importante.

https://www.change.org/p/giuseppe-conte-no-alla-regionalizzazione-dell-istruzione-pubblica-dello-stato-italiano?fbclid=IwAR3T5hmbGSoqavPatyPI6vmlOV8ua9KtDLDpQK7XKgUv2ZYU9s8xftr9HEg 

Comunicato – Manifestazione nazionale – No regionalizzazione scolastica, piazza Montecitorio ore 14,00 (orario di ingresso dei parlamentari), il 25 giugno 2019 a Roma “Sì all’eguaglianza dei bambini e giovani italiani, no alla scuola regionalizzata”.

PREMESSA

Si è dimostrato con la Sanità che anche qualora lo stato mantenesse l’autorità di stabilire i Livelli Essenziali minimi, il processo di controllo, sanzione e sussidiarietà, è risultato pressoché inapplicabile e inapplicato.

 

ISTRUZIONE DIRITTO COSTITUZIONALE

I cittadini sono tutti uguali, i bambini devono essere tutti eguali di fronte ai diritti costituzionali, primo fra tutti l’istruzione. Per tutelare il valore di eguaglianza naturale dei cittadini, la costituzione istituisce il sistema statale pubblico dell’obbligo scolastico con cui si garantisce a tutti la qualità del livello d’istruzione ed educazione sui comuni valori etici e sociali di solidarietà e cooperazione anche per superare ogni tipo di disuguaglianza e discriminazione.

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Certamente l'attuale governo non ne terrà affatto conto visto anche il fatto che a due settimane dalle elezioni non si parla più di aumenti di stipendi nè di rinnovo di contratto. Forse occorre attendere la prossima tornata elettorale. Certo è che il fatto che i docenti meritino un consistente aumento ci almeno il 30% in busta paga non lo dicono gli stessi insegnanti bensì la comunità europea. Ciò sicuramente anche per la consapevolazza del fatto che uno stipendio basso di certo non attira i migliori insegnanti.

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Si preme sottolineare e ribadire che per i docenti assunti a tempo determinato (supplenza breve o fino al 30/6/2019) la norma legislativa vigente non pone l'obbligo di fruizione delle ferie; d'altra parte stabilisce che la monetizzazione delle stesse avviene nella misura data dai giorni di ferie spettanti detratti quelli di sospensione delle lezioni compresi nel periodo di lavoro. Per ulteriore chiarificazione n. di giorni maturati e non goduti meno i giorni di non attività didattica durante l'a.s. 2018/2019 (art. 5 comma 8 D.L. 95/2012 divenuto L. 135/2012 e il successivo correttivo art. 1 comma 54 della L. 228/2012).

Proprio così, i compensi per i commissari interni ed estrerni, le indennità di trasferta per chi risiede fuori dal comune di servizio, sono fermi al 2007. Diversi sono stati i rinnovi di contratto e soprattutto ben due sono state le riforme importanti degli ultimi 12 anni ma i compensi sono rimasti gli stessi anche a fronte di un aumendo del 20% del costo della vita tra il 2007 e il 2019. 

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Diffusione di foto nel Web, se si hanno meno di quattordici nessuno è responsabile. Niente di più sbagliato. E' scritto nella normativa vigente. Occorre rimettere a posto le cose anche indirettamente! Inquietante la ricerca che implicitamente rimanda all'assenza dei genitori.

Diffusione di foto nel Web, una vicenda poco chiara  

Sul "Resto del Carlino" si legge: "A 12 anni fa un video porno e lo gira al fidanzato coetaneo. Il risultato è che ora quelle immagini fanno il giro di scuole e palestre e la ragazza non ha più il coraggio di uscire di casa...Dopo il primo momento di choc, padre e madre vanno dritti all’avvocato. Ma se pensano di poter risolvere qualcosa si sbagliano di grosso, perchè quando il legale si rivolge agli investigatori si sente rispondere che il colpevole è troppo giovane per essere punito. Quanto ai video hard, impossibile rimuoverli. A questo punto la vittima deve solo aspettare che passi la bufera, e ricominciare ad uscire di casa."

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Il fenomeno dei Presunti Maltrattamenti a Scuola (PMS) ha raggiunto il suo apice nel 2018 con 47 casi ma rischia di vederli raddoppiati nel 2019 poiché a Maggio la cifra ha già raggiunto i 45 episodi.

Tutto ciò di fronte alle soluzioni demagogiche proposte dalla politica (telecamere in ogni dove), al silenzio istituzionale dai dicasteri coinvolti (MIUR, MGG, MS), alla smisurata cautela sindacale, all’atteggiamento forcaiolo dell’opinione pubblica.

Ho più volte sottolineato l’inadeguatezza dei metodi d’indagine adottati dall’Autorità Giudiziaria nell’ambiente scolastico analizzando a fondo i procedimenti penali che mi sono stati sottoposti come consulente tecnico di parte.

A confortare le mie perplessità erano talvolta gli stessi giudici che ritengono scorretto decontestualizzare gli episodi incriminati o attribuire valenza penale a quei procedimenti che rientrano in ambito disciplinare.

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Professione Insegnante, nel sostenere  la necessità  di insegnanti di sostegno specializzati  nelle scuole di ogni ordine e grado, più  volte evidenziata dallo stesso Ministro Bussetti, preso atto che ci sono docenti con contratto a tempo indeterminato e determinato che hanno già superato delle prove concorsuali e sono  altresì già  abilitati all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e di secondo grado: sottolinea la necessità di estendere  i PAS per il sostegno, previsti nell'accordo OO.SS. e il Miur e che si tradurrà  in emendamento,  ai docenti che hanno un anno di servizio su posto di sostegno,  a prescindere dall'ordine e grado di scuola  in cui tale servizio è stato prestato di seguito elencati:

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Il voto di domenica ha mostrato, tra le altre cose, che il credito accordato dal mondo della scuola ai Cinquestelle si è esaurito, a causa di una serie di scelte sbagliate e di errori clamorosi, primo fra tutti quello di aver abbandonato l’ambito dell’Istruzione nelle mani della Lega – dopo aver ricevuto la fiducia speranzosa di buona parte degli insegnanti - , con una serie di conseguenze gravi come l'impossibilità di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale, la marginalizzazione e la riduzione della questione educativa a un “fare” senza senso o a interventi di facciata inutili o sbagliati (l’improvvisata riforma dell’esame di Stato) e la mancanza ancora una volta, a capo del MIUR, di intellettuali che abbiano lo spessore, la passione e la tensione ideale indispensabili a restituire alla scuola prestigio, senso e autorevolezza. 

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Classi pollaio, un silenzio tombale è calato su questa emergenza educativa. Si preferisce parlare di tutto, meno che del problema che sta minando l'aula, che rappresenta le fondamenta del sistema scolastico. E' la vittoria del finanzcapitalismo.

Classi pollaio, dal rumore al silenzio tombale

Classi pollaio, dopo la fiammata di inizio anno, un silenzio preoccupante è calato sul problema. Un silenzio simile a quello dei cimiteri! Il disegno di legge sembra essersi frantumato in tanti pezzi, dispersi dal vento del finanzcapitalismo. Fuori di metafora, se ne sono perse le tracce, dopo la presentazione del Def 2019 (aprile).

Si preferisce parlare di grembiuli, di educazione civica... elementi che riescono a distrarre dai veri problemi della scuola (sicurezza degli edifici, classi pollaio). La presenza delle classi pollaio, dovrebbe essere la priorità del governo del cambiamento, in quanto depotenzia ogni tentativo di inclusione, non solo dei diversamente abili (Legge 104/92), ma anche dei Bes. Dsa... E una scuola che si pone fuori del dettato costituzionale (art. 3 comma 1 e 2 ), non ha senso!

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di Nunzio Oliva.

Attraverso i seguenti esempi  si cercherà  di far chiarezza sulla scelta delle sedi da inserire nel mod. B durante il periodo 15-29  ore 14 luglio 2019. Così come segue:

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I fatti

Una madre di un alunno della terza classe della scuola primaria dell'istituto comprensivo Salvo Basso di Scordia (CT)  ha accusato una docente nel catanese:

"Picchia mio figlio, lo obbliga a stare in piedi e gli ha fatto saltare la merenda e tratta tematiche politiche in classe con nozioni 'comuniste'". Tale accusa  ha portato alla sospensione della maestra catanese  per due giorni, per lo scappellotto che avrebbe dato al ragazzino e non per motivazioni politiche.

La docente rigetta le accuse e il suo avvocato ha già querelato la DS. E all'indomani della notizia dei presunti maltrattamenti molti genitori hanno difeso la maestra  con manifestazioni e striscioni davanti alla scuola. 

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