Il Ministro Fioramonti sembra molto deciso. Ha chiesto risorse per un aumento stipendiale dei docenti. Molto bene! E le classi pollaio? Non ne parla più.

Il Ministro Fioramonti parla e riparla di aumenti stipendiali

Il Ministro Fioramonti sta rilasciando molte interviste (troppe), adottando la pericolosa strategia dello sproloquio di Bussetti, Fedeli, Giannini, Carrozza... L'altro giorno ho evidenziato il rischio di questo fiume di parole.
Comunque l'argomento ricorrente è il riconoscimento economico ai docenti. Decisione giusta, dopo il significativo aumento ai Dirigenti Scolastici.
L’altro giorno il Ministro ha dichiarato: “Abbiamo il personale meno pagato d’Europa. Voglio partire da lì. E dare strutture che possano mettere tutti in condizione di lavorare al meglio. Ho parlato di un aumento stipendiale importante, stiamo ragionando in questi giorni. Spetterà al percorso di legge di bilancio stabilire quanto e come, ma si va verso i 100 euro… Quando si parla di aumento stipendiale vuol dire utilizzare gran parte delle risorse che voglio ottenere in questa legge di bilancio. Ho chiesto 3 miliardi per l’istruzione nella prossima legge di bilancio. Sono 14 mesi che ci lavoro, prima ero viceministro. E c’è convergenza con il premier Conte, che ha messo la scuola al centro del progetto per il Paese”

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In questi giorni abbiamo assistito all’episodio che coinvolge una insegnante ripresa in evidente stato di confusione durante il momento dell’appello. Abbiamo voluto coinvolgere il dott. Vittorio Lodolo D’oria, esperto di Burnout e stress da lavoro correlato per cercare di capire qualcosa.

D: Buongiorno e grazie di aver accettato il nostro invito. Come giudichi da quel che si può vedere il gesto degli studenti che hanno messo in circolo quel video?

R: La reazione degli studenti è impietosa ma fisiologicamente istintiva col gruppo che si trova di fronte a una situazione di evidente difficoltà dell’autorità preposta. Per fortuna la reazione si è limitata a uno “sbeffeggiamento” della docente. Non dobbiamo dimenticare che l’opinione pubblica, infarcita dai ben noti stereotipi sulla categoria professionale, ignora totalmente l’alta usura psicofisica degli insegnanti e le conseguenti malattie professionali che ne discendono (con diagnosi psichiatriche nell’80% dei casi di inidoneità all’insegnamento). Se dunque tale è la situazione di generale ignoranza tra gli adulti, cosa ci si può aspettare dai ragazzi? Si può piuttosto approfittare dell’episodio per cominciare a fare cultura sul tema del burnout e per stimolare comunque i ragazzi a fare scelte coraggiose come quella di aiutare una persona in evidente difficoltà, anziché umiliarla uniformandosi e nascondendosi nel branco

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Viste le numerose richieste ed incertezze circa i permessi dei docenti, si ribadisce che il CCNL prevede  3 giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità i docenti possono fruire di  ulteriori 6 giorni,  fruiti come permessi e non come ferie, durante i periodi di attività didattica.

Circa le perplessità di molti docenti e dirigenti si ricorda:

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Raccolte le dichiarazioni del nuovo Ministro dell’Istruzione Fioramonti, cui si rinnovano gli auguri per il recente insediamento, sono in molti a chiedersi in che misura la sua azione risulterà incisiva nei confronti di una scuola in affanno. 

Curioso come il richiamo al “modello finlandese”, indicato dal Ministro come paradigma di eccellenza cui ispirarsi, riaffermi per l’ennesima volta l’esigenza di un rinnovamento cui la scuola, a ogni nuovo governo, non può sottrarsi. E il cambio di muta, quando riesce, propone un formale acconciamento, ma un meticcio resta tale: gli anni passano, si trascina in attesa di una carezza, di un boccone o di un gesto pio: essere accettato per il meticcio che è.

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Uno dei punti fermi della legge 107 era proprio il meccanismo premiale insito in tanti contesti che i docenti faticavano ad accettare. Strumenti nelle mani dei dirigenti che avevano come unico obiettivo quello di gestire la scuola in modo padronale e dispotico. Uno tra questi era il bonus merito. 200 milioni di euro l'anno sprecati nel tentativo di far emergere "il meglio". Come avevamo previsto è emerso il peggio perchè gli ambienti scolastici hanno finito per diventare teatro di dispute tra colleghi piuttosto che sana concorrenza. Ciò anche, e soprattutto, per il fatto che il lavoro del docente non ha una sua misura oggettiva ed i criteri per la sua valutazione di certo facevano acqua da tuttte le parti. Il bonus merito ha finito, quindi, per diventare anche un'aggiunta alle scarse risorse economiche dei fondi di istituto, depauperati per via di quel che è poi andato alle reti di scuole. Insomma, il bonus merito cercava anche di sopperire alla mancanza di fondi laddove la famosa frase "senza ulteriori oneri per lo stato" veniva imposta alla fine di ogni proposta riformatrice. Ben 31 volte l'abbiamo lette nell'unico articolo della legge 107.
E adesso? Tutti sono contenti della proposta di abolire il bonus merito, giòà ridotto del 40% per via del recente aumento di stipendio. E' anche chiaro che i 120 milioni di euro rimasti non potranno dare man forte al rinnovo del contratto. Facendo due conti non arriveremmo oltre i 10 euro mensili netti per ogni docente. E' qualcosa ma di certo deluderebbe i docenti se fosse l'unica somma messa sul piatto per il prossimo rinnovo del contratto. Ciò fermo restando che in linea di principio abolire il bonus merito sia una scelta politica importante contro la 107. 

Da qualche mese nel nostro gruppo sono apparsi diversi interessanti lavori di un collega, il prof. Marco Mellace. Abbiamo il piacere di parlarvene perché crediamo che meritino la vostra attenzione.

Caro Marco, ci dici dove insegni e che discipline insegni?

Insegno all’IIS Luca Paciolo di Bracciano, sono insegnante di discipline economiche, ma da diverso tempo sono docente di sostegno nella sede del Professionale che ha attivato dallo scorso anno l’indirizzo di web community management, un indirizzo che offre possibilità di acquisire conoscenze e competenze importanti nella professione di web community manager, tra le più richieste attualmente nel mercato del lavoro. Avendo dato supporto agli alunni con obiettivi minimi, ho dovuto potenziare negli anni le mie competenze trasversali. Un lavoro faticoso ma avendo tante passioni l’ho sempre fatto con gioia e voglia di conoscere sempre di più per condividere il più possibile con i miei pari e i miei discenti nuove conoscenze e nuove scoperte. In generale credo che non sia importante quanto tu possa sapere, ma quanto tu riesca a condividere. Ho insegnato molti anni in una scuola privata, poi ho vissuto una partentesi di tre anni che mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze in ambito informatico. Poi il ritorno a scuola. Ricordo un tempo di aver letto che John Lennon nel 1974 tornò a suonare dal vivo con Elton John a New York dopo 3 anni ed aveva paura di entrare sul palco. Fu la stessa paura che ebbi io al mio ritorno a scuola poi è come quando ti butti in acqua e ti abitui a restarci. La paura passa e inizi a nuotare!

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Buone notizie e una boccata di ossigeno per i docenti che attendono compensi accessori anche relativamente agli esami di stato. Oggi è apparsa una rata accessoria su NOIPA di cui ancora si possono leggere solamente gli importi ma non i dettagli.

L'esigibilità sarà sicuramente sempre al 23 settembre 2019. Vi ricordiamo che per accedere alla disponibilità pagamenti con il nuovo sistema occorre procedere in modo diverso.

Ecco di seguito il link alla procedura corretta:
NOIPA si rinnova, ecco come fare per consultare i pagamenti

Un governo nuovo che si richiami alla discontinuità deve sicuramente rompere con il passato. La grande diversità di vedute sulla scuola tra le due forze di governo crea sicuramente difficoltà non da poco. Dopo la nomina del prof. Fioramonti come ministro dell’istruzione, corrono voci si una nomina di Anna Ascani al ruolo di sottosegretaria. Sul nome c’è da fare qualche considerazione importante. L’on Ascani rappresenta una delle punte del renzismo, una persona che ha sostenuto in modo deciso la riforma 107 e quindi un elemento di continuità con il passato. Lo stesso partito che la propone e che parla di discontinuità dovrebbe cedere il com parto istruzione al M5S. Ciò per tanti motivi: 

Il primo riguarda il fallimento della riforma, ammesso chiaramente dallo stesso PD. Tale fallimento porta ad un cambio di testimone, adesso è l’altra forza di governo a doversene occupare avendo anche fondato la propria campagna elettorale sull’istruzione.

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Quando Brunetta in tempi di austerity, da grande assenteista, sia da parlamentare europeo, sia da docente universitario, istitui la tassa sulla salute tutti i lavoratori si indignarono. Egli era ministro della funzione pubblica e dall'alto delle sue funzioni e del suo spessore professionale degno di esempio, decise di fare guerra agli assenteismi frequenti tra i dipendenti della pubblica amministrazione. L’art. 71, primo comma, del decreto n. 112/08 convertito in legge n. 133/08 istituisce quella che noi abbiamo ribattezzato tassa sulla salute. Di fatto riguarda quella quota di stipendio definita come indennità integrativa speciale. Essa, che oscilla tra i 160 e i 250 euro al mese, è oggetto del prelievo per giorni di malattia inferiri a 10 ovvero malattia breve.

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Non appena insediato, il Ministro Fioramonti sicuramente avrà sul tavolo diverse cose urgenti da portare avanti. Una tra queste senza dubbio riguarda le oltre 20mila cattedre libere da quota 100 e per nulla date a ruolo. A queste si aggiungono altre cattredre volutamente lasciate vacanti dalla precedente amministrazione. I docenti precari storici delle GAE e i docenti delle GM 2016 le graduatorie che dovevano esaurirsi quest'anno ma che ancora sono piene, chiedono che vengano attuate le procedure per le nomine giuridiche evitando così di attendere il prossimo anno scolastico. Tra l'altro molti di essi riceveranno un incarico annuale ed in vista di una eventuale nomina giuridica potrebbero anche portare avanti tutte le procedure relative all'anno di prova. Speriamo che il Ministro ascolti le istanze dei precari storici. Le immissioni da quota 100 di fatto sono a costi zero poichè quelle cattedre di diritto dovranno pur essere date ad incarico e sempre al 31 agosto.

 

Noipa, la piattaforma per la gestione degli stipendi epr tutta la pubblica amministrazione ha cmabiato aspetto e ci mette a disposizione nuove funzioni. Di recente alcuni docenti non sono riusciti a trovare le funzionalità di consultaizone pagamenti cui accedevano già all'inizio di ogni mese. Ecco come accedere alla consultazione in modo facile e veloce:

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Finalmente è nota la nuova compagine di governo e finalmente la scuola italiana potrà contare su un ministro espresso dal movimento 5 stelle che senza ombra di dubbio più di ogni altro partito ha potuto far leva sulla fiducia degli insegnanti.

Professore ordinario di economia politica presso l'Università di Pretoria, è direttore del Centro per lo studio dell'innovazione Governance (GovInn) dello stesso ateneo. È inoltre membro del Center for Social Investment dell'Università di Heidelberg, della Hertie School of Governance e dell'Università delle Nazioni Unite.

Si occupa di economia e integrazione economica europea. Speriamo che il profilo istituzionale del nuovo Ministro sia tale da ascoltare tutte le istanze provenienti dalla scuola, dall'università e dalla ricerca.

Fioramonti, ricordiamo è stato vice di Bussetti ma come molti ricorderanno il suo nome raramente è apparso poichè Bussetti ha dominato la scena ovunque si parlasse di scuola. Speriamo che sia la volta buona per fare molte cose interessanti per la scuola. Auguriamo al Prof.Fioramonti buon lavoro.