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La maggior parte delle persone che ho potuto incontrare mi hanno riferito di avere una grossa confusione circa alcune figure che operano nell'ambito dell'intervento psicologico. Solitamente questa confusione riguarda le figure dello Psicologo, dello Psicoterapeuta, dello Psichiatra e dello Psicoanalista. Da qualche anno a questa parte si è aggiunta una nuova figura che ha alimentato ulteriori confusioni: parliamo della figura del Counselor.

In linea generale il Counselor è colui che svolge attività di Counseling. Il Counseling è un colloquio di consulenza che affronta solo problemi circoscritti della vita della persona, senza intervenire sugli aspetti psicologici. In Italia il Counselor non è riconosciuto come figura professionale; di fatto il counseling per legge è svolto dallo Psicologo. Il motivo appare molto chiaro: è impossibile affrontare nel counseling dei problemi circoscritti della vita senza che si vadano a toccare aspetti psicologici ed emotivi; dunque lo Psicologo ha una preparazione specifica in questo ambito che manca al Counselor. Al di là dell'aspetto legislativo che regola le professioni sanitarie, e che prevede il Counselor non riconosciuto a livello nazionale, mentre riconosce lo Psicologo - ponendo eventualmente la questione in ambito legale - la mia opinione da addetto ai lavori è che un Counselor non è abbastanza preparato ad affrontare il disagio psicologico di una persona. Per cominciare, il counseling deve essere considerato esclusivamente un colloquio di orientamento o di sostegno e non può avere alcuna valenza di tipo psicoterapeutico o psicoanalitico.

Il counseling svolto da uno Psicologo è uno strumento molto diverso da quello svolto da un Counselor, per via del più approfondito percorso formativo, che nel caso dello Psicologo Clinico conta almeno sei anni di formazione ed esperienza accademica. Benché il counseling possa apportare un momentaneo sollievo psicologico e possa essere utile in termini di orientamento decisionale, non è in grado di cogliere le motivazioni alla base delle decisioni e delle azioni e dunque non è in grado di poter far evolvere e maturare il processo che determina l'eventuale cambiamento del soggetto. Questo, oltre a non migliorare la chiarezza e la conoscenza che il soggetto ha di sé, non stimola la capacità di interrogarsi circa le proprie dinamiche e dunque non permette un processo evolutivo personale e, in alcuni casi, può ingenerare una sottile dipendenza, poiché la persona potrebbe sentire la necessità di essere costantemente incanalata da consulenze che non valorizzano l’autonomia vera e propria. Una Psicoterapia al contrario, se ben posta, anche quella di breve durata, mira all'indipendenza, all'autonomia e alla conoscenza profonda di sé, delle motivazioni e delle radici che determinano le insicurezze e le difficoltà di vita, promuovendo un processo un cambiamento.

Inoltre, come ho già brevemente descritto, è importante distinguere un counselling operato da parte di uno Psicologo rispetto a quello operato da un Counselor. Lo Psicologo, per via della sua esperienza clinica, in linea di massima dovrebbe essere in grado di maneggiare le emozioni che scaturiscono dal colloquio senza lasciarsene travolgere o negarle, o peggio, inconsapevolmente farsi trascinare dal bisogno disregolato del paziente. Un Counselor, invece, per via della sua breve e, a mio avviso, poco monitorata formazione, può trovarsi in seria difficoltà a cogliere questi aspetti psicologici della relazione; semplicemente perché non è stato allenato a farlo, a meno che non abbia compiuto un personale percorso terapeutico di lunga durata. L'incapacità di poter gestire le emozioni che scaturiscono dall'incontro con un paziente può generare stati negativi che non coinvolgono solo la persona che ha richiesto un colloquio, ma anche chi effettua il colloquio; e spesso può accadere che anche uno psicologo non esperto possa avere delle grosse difficoltà nonostante sia ben preparato. Quindi la legge che vieta l'attività professionale di Counselor in ambito psicologico non difende solo i diritti del paziente, ma protegge anche la salute emotiva del Counselor stesso.

Inoltre si pone un altro problema non di poca importanza. Spesso il disagio psicologico anche grave si manifesta in termini superficiali e un buon Clinico sa cogliere il mondo sottostante frammentato di un comportamento apparentemente privo di importanza. Questo non è un aspetto di poco conto poiché può portare a minimizzare l'importanza di una questione di salute, con conseguenze importanti a livello sociale.  Insomma, nella rincorsa del mondo moderno verso delle cure brevissime e miracolose che siano serenamente complici del non pensare, non dobbiamo mai dimenticarci che in questo campo stiamo parlano di sanità e salute, esattamente come quando parliamo di medicina, e che solo chi è adeguatamente formato può svolgere tali attività. Ad ogni modo un counseling non può operare alcun cambiamento strutturale nella persona e i nodi interni che determinano il disagio della persona restano ben stretti nonostante l’apparente aiuto. Per operare un cambiamento strutturale è necessaria una Psicoterapia. Uno Psicoterapeuta è preparato da un lungo e faticoso percorso e dovrebbe essere in grado di gestire al meglio quanto accade durante gli incontri con il paziente. Poiché credo che oggi, volendo o non volendo, si stia alimentando una grossa confusione di ruoli e che tale confusione non fornisca alcun beneficio all'utenza finale, quella bisognosa di aiuto psicologico, decido di riportare di seguito una breve descrizione delle figure professionali in campo Psicologico. Le differenze tra Counselor, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista. Spero in questo modo di aiutare la persona ad orientarsi con più facilità e consapevolezza. Si tratta di una suddivisione di massima e bisogna tener conto dell'esistenza di tante sfaccettature interne alle diverse specializzazioni.

Psicologo

È laureato in Psicologia, dopo 5 anni di studi universitari.

Ha effettuato un anno totale di tirocinio presso strutture cliniche che trattano disturbi psicologici ed ha conseguito l'abilitazione a svolgere la professione tramite un esame di Stato con tre prove teoriche e pratiche.

Può fare counseling e colloqui, ma non può operare una Psicoterapia o una Psicoanalisi.

Non è obbligatorio per lui un percorso psicoterapeutico personale.

 

Psicoterapeuta

 

E' laureato in Psicologia o in Medicina.

Ha effettuato  tirocinio presso strutture cliniche che trattano disturbi psicologici.

Ha conseguito l'abilitazione a svolgere la professione tramite un esame di Stato.

Dopo l'abilitazione, ha frequentato una scuola di specializzazione Post-Laurea  di alto livello della durata di 4 anni.

Ha svolto 4 anni di tirocinio formativo presso strutture che trattano disturbi psicologici.

Ha svolto molte ore di supervisione Clinica individuale e di gruppo.

E' abilitato  a svolgere, oltre alle mansioni dello Psicologo, anche la Psicoterapia.

Non è obbligatorio un percorso psicoterapeutico personale per tutte le specializzazioni, ma solo per alcune scuole di specializzazione che lo prevedano.

 

Psicoanalista (Psicoterapeuta)

E' laureato in Psicologia o in Medicina.

Ha effettuato  tirocinio presso strutture cliniche che trattano disturbi psicologici.

Ha conseguito l'abilitazione a svolgere la professione di Medico o Psicologo tramite un esame di Stato.

Dopo l'abilitazione professionale, ha frequentato una scuola di specializzazione Post-Laurea di alto livello della durata di 4 anni.

Ha svolto 4 anni di tirocinio formativo presso strutture che trattano disturbi psicologici.

Ha svolto molte ore di supervisione Clinica individuale e di gruppo con Psicoanalisti esperti.

Per lo Psicoanalista come per lo Psicoterapeuta Psicoanalitico è assolutamente obbligatorio un percorso Psicoanalitico personale. Per lo Psicoanalista si tratta di una analisi personale solitamente della durata di molti anni a più sedute settimanali. Questo è a mio avviso l'aspetto più importante della preparazione. Un Terapeuta che abbia svolto una lunga analisi personale possiede un metodo e una consapevolezza che lo pongono nella circostanza di poter aiutare la persona che gli richiede un aiuto a ristrutturare profondamente la propria personalità.  È un percorso che richiede molta pazienza e coraggio, caratteristiche che un buon terapeuta saprà infondere o costruire insieme al paziente.

Lo Psicoterapeuta e lo Psicoanalista sono le sole figure che possono, in termini psicoterapeutici, accompagnare la persona in un percorso di scoperta profonda di sé e di cambiamento. Questo non solo perché la legge li abilita, ma soprattutto perché portano sulle spalle moltissimi anni di esperienza, formazione e terapia personale.

È abilitato a svolgere, oltre alle attività dello Psicologo, anche la Psicoterapia e la Psicoanalisi.

 

Counselor

 

Non è richiesta una formazione specifica (Psicologia, Medicina) per frequentare un corso per Counselor.

Si tratta di un corso privato della durata di 3 anni che non prevede abilitazione alla professione poiché non è riconosciuta a livello nazionale.

Vengono trasmesse le tecniche di counseling (che già svolgono gli Psicologi), da parte di docenti Psicologi, Psicoterapeuti e altri Counselor.

Non è abilitato a svolgere la professione relativa all'intervento psicologico.

Non è obbligatorio per lui sottoporsi ad una psicoterapia personale.

Non beneficia della preparazione universitaria o delle scuole di Psicoterapia che si occupano del disagio psicologico.

 

Dott. Alessandro Zammarelli

Psicologo clinico, psicoterapeuta, psicoanalista

http://www.psycoanaliticamente.com/index.html

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