Una pratica molto diffusa di recente è quella di attribuire incarichi onerosi a docenti e personale spesso assente nel consiglio di classe o nel collegio dei docenti di cui essi vengono formalizzati. E’ chiaro che basta un ragionamento semplice per rendersi conto del fatto che una simile pratica sia illegittima oltre che disonesta.


Sempre più spesso capita ai docenti di essere nominati coordinatori, segretari del cdd, coordinatori di ed civica e persino coordinatori PCTO proprio nel giorno in cui essi sono assenti giustificati in consiglio di classe. Il consiglio di classe è un organo legittimo che certifica tutte le decisioni attraverso un verbale sottoscritto da tutti i presenti. Occorre sottolineare, quindi, tutti i presenti che approvano. E’ chiaro ed evidente che il docente assente non potrà mai far verbalizzare la propria contrarietà ad una decisione che tra l’altro lo coinvolge. Decisione che comunque va accolta dall’interessato.

Quindi un verbale dove viene deciso che il docente Rossi è nominato coordinatore PCTO per la classe senza poter scrivere che il docente Rossi ACCETTA l’incarico, è un verbale che presenta un vizio di forma.

Ma come difendersi da queste pratiche scorrette?

Occorre considerare l’aspetto logico della situazione. Se la verbalizzazione secondo la quale il docente Rossi è responsabile PCTO è di per sé nulla perchè manca della accettazione (verbalizzata) da parte dell’interessato, questi non dovrà, logicamente far nulla. Il docente Rossi, formalmente non è coordinatore PCTO almeno fin quando non gli arriva una nomina da parte del dirigente scolastico.

Poiché ormai è prassi, pessima prassi, non procedere a nomine formali di quanto viene deciso nei collegi e nei consigli di classe, c’è il rischio che il docente Rossi sia coordinatore PCTO a propria insaputa e incorra in qualche fraintendimento.

Al fine di evitare qualsiasi tipo di fraintendimento, sarebbe opportuno che formalmente il docente Rossi presenti una comunicazione formale, protocollata o inviata a mezzo per al dirigente in cui dichiara di non accettare l’incarico che gli è stato propinato proprio in sua assenza. Non serve alcuna motivazione ma se proprio vuole motivare, potrà scrivere che il comportamento usato dall’organo che lo ha “eletto” responsabile di qualcosa a sua insaputa è deprecabile.

Ricordiamo che gli incarichi di coordinatore di qualsiasi cosa non rientrano tra gli obblighi del docente secondo il CCNL.

Al di là di ogni discussione nel merito di questi “incidenti” meschini ci si chiede quale sia il destino della scuola se per “funzionare” deve ricorrere a mezzi assurdi come la nomina del docente assente che in quanto tale non potrà rifiutarsi. Ci si chiede dove possa andare la scuola se alcuni docenti temono la dirigenza ed evitano, poi, di rinunciare o dimettersi da incarichi non desiderati e illegittimamente attribuiti.

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