Il Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO) è composto dai docenti contitolari o dal consiglio di classe (in base all’ordine di scuola) ed è presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato. Ne fanno naturalmente parte i docenti di sostegno, in quanto contitolari della classe/sezione.


Al GLO partecipano anche i genitori dell’alunno con disabilità o chi ne esercita la responsabilità genitoriale, le figure professionali interne ed esterne alla scuola, l’unità di valutazione miltisciplinare, eventuali altri specialisti coinvolti.

Il GLO, quindi è un organismo normato dal decreto interministeriale M.I. 29.12.2020, n. 182 che definisce l’articolazione del PEI ma non definisce alcuni aspetti interessanti.

Se da un lato è deontologicamente necessaria la presenza dei docenti in un organo importante come il GLO, dall’altro nulla è scritto su come debbano essere considerate le ore che i docenti spendono in questi incontri.

Nello specifico la norma ritiene NON obbligatoria la presenza di tutti i docenti interessati, quindi il GLO può operare anche in assenza di uno o più docenti. Certamente in mancanza di molti docenti, le decisioni in seno al GLO risulteranno mancanti di apporti importanti.

Ma come si devono considerare le ore che i docenti impiegano in tali incontri? Allo stato attuale non c’è una norma che stabilisca un compenso per incontri del genere. Se si pensa che i docenti che hanno anche 9 classi potrebbero essere coinvolti per diverse ore, si capisce che l’interrogativo diventa interessante perchè anche una sola ora a incontro comporta un dispendio di tempo non indifferente.

Trattandosi di attività collegiali che coinvolgono interi consigli di classe, sarebbe una cosa valida convogliare il computo delle ore sulle 40 ore dedicate ai consigli di classe. Di certo non c’è alcuna norma in cui si definisce come trattare le ore impegnate. Il fatto che la partecipazione dei docenti non sia obbligatoria potrà sicuramente essere considerata una scelta furba del legislatore che evita di dover affrontare l’aspetto economico. Il docente partecipa spontaneamente quindi non è tenuto ad essere pagato.

Come al solito il carico di extra lavoro che grava sui docenti è sempre maggiore mentre gli stipendi restano al palo da anni.

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