Bianchi sembra un disco rotto. Di fronte agli insegnanti che scioperano snocciola numeri ormai imparati a memoria. 17.5 miliardi per la scuola, le infrastrutture, la formazione, qualità della didattica. Tante belle parole ma nessuna che punti a migliorare le condizioni economiche degli insegnanti.


L’unico numero certo che abbiamo sentito è 50 euro al mese. Sì, avete sentito bene. La scuola fatta principalmente da persone (avete mai visto una scuola senza persone) su 17,5 miliardi di finanziamenti ritiene di riservare solo 50 euro agli insegnanti.

E’ sempre la solita contraddizione che siamo costretti a sentire, stavolta mentre è ospite all’evento dell’ANP a Torino, che lancia le sue bordate contro gli insegnanti in sciopero oggi.

A questo punto le cose sono due: o non siamo in grado di fare i conti e 50 euro rappresentano una svolta per la nostra professione oppure si aspetta la resa dei conti dopo lo sciopero usandolo come misurazione del “gradimento” che gli insegnanti hanno del decreto 36.

Certo è che gli insegnanti effettivamente non meritano un trattamento così coercitivo e di raggiro.

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