Le notizie che leggiamo ogni giorno umiliano gli insegnanti sotto ogni profilo. Alla proposta del Mad di aumentare lo stipendio di 85 euro lordi (è una cifra che leggiamo ormai da secoli, l’aumento del 2018 fu anche su questi numeri), il Ministro vuole farci un regalo: 104 euro. Un numero tanto per dire che l’aumento potrebbe essere a tre cifre, un n numero che non soddisfa per tanti motivi. Primo fra tutti il fatto che decurtato delle indennità di vacanza contrattuale ed elementi perequativi questa cifra è destinata a dimezzarsi: una mancetta da 50 euro netti. Proprio quei 600 euro di cui Bianchi parlava ma ANNUI non mensili.


Professione insegnante ha avviato ieri una petizione che si avvia verso le 10.000 firme in un giorno. Ecco il testo della petizione:

Gli insegnanti meritano un aumento di almeno 200 euro netti.

Il contratto è scaduto da ben 3 anni. Nel marzo 2018 i sindacati firmarono un aumento vergognoso che non superò gli 85 euro lordi mensili, dopo ben 9 anni di vacanza contrattuale. In 12 anni gli insegnanti hanno perso circa il16% di potere di acquisto. Una riduzione che ha cambiato profondamente l’appeal dello status di lavoratore della conoscenza.

Secondo i dati OCSE, le retribuzioni degli insegnanti italiani sono tra le più basse in UE, molto dietro rispetto a quelle dei colleghi di Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna.

In questo periodo di pandemia gli insegnanti hanno dato il meglio di sé non risparmiandosi sotto ogni profilo, contribuendo a tenere aperti i canali dell’istruzione in togni forma, anche con proprie risorse personali.

Noi insegnanti italiani chiediamo un adeguamento dello stipendio di almeno 200 euro netti mensili ad invarianza degli oneri contrattuali, per recuperare il potere di acquisto fermo, ormai, al 2009. E questo a fronte di un aggravio notevole dei oneri burocratici della propria professione, che determina situazioni di stress tali da far considerare, in alcuni casi, la nostra professione quale usurante.

Professione Insegnante

Ecco il link alla petizione da firmare e diffondere ovunque con ogni mezzo

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