Quella che vi raccontiamo è la cronaca di una figura che nessuno vuole ma che rimane lì scritta da Bianchi mai approvata dai partiti che sostengono il Governo.


A sentire i partiti sembra che tutti siano all’opposizione mentre siedono in consiglio dei ministri incapaci di prendere una netta decisione e stralciare questa norma oscena.

Inizia il PD che all’indomani della pubblicazione della nostra petizione per bocca di Ghizzoni e Malpezzi bolla come “totalmente sbagliata la qualifica di docente esperto”, da cancellare. Il PD ha già dimenticato che Bianchi ministro è proprio espressione del suo partito, dopo che in precedenza aveva ricoperto incarichi di responsabilità all’assessorato istruzione in Emilia Romagna, sempre sotto la guida dello stesso partito.

Persino Conte si mobilita con un comunicato sempre il 6 agosto: “Il Governo Draghi ha deciso che l’1% degli insegnanti, dopo un percorso di formazione, fra 10 anni potrà essere definito “esperto” e così ricevere un assegno di 5.650 euro. Sì, avete letto bene: tra 10 anni”. Si mostra esterrefatto ma forse dimentica che Barbara Floridia, M5S è sottosegretaria all’istruzione.

Fratoianni, Sinistra Italiana, di recente ha fatto sapere che sarebbe per lo stralcio della norma che di fatto non porta alcun beneficio alla scuola ma solo una guerra tra poveri.

Persino la Lega, per bocca del sottosegretario Sasso è critica nei confronti della norma che introduce differenze salariali senza chiarezza sulle modalità.

L’unico partito a favore, c’era da aspettarselo, è Italia Viva che per bocca di Gabriele Toccafondi sostiene che sia “un passo avanti” per il riconoscimento della carriera del docente.

Forza Italia, che in un primo momento per bocca della Aprea aveva accolto con favore il provvedimento, adesso fa sapere che sarebbe importante emendare la norma e migliorarla.ù

Insomma, tranne Italia Viva che si schiera apertamente a favore del “Docente esperto” tutti i partiti sono critici e il PD ha già chiesto lo stralcio della norma dal decreto aiuti bis.

Che siano tutti preoccupati dell’enorme bacino elettorale rappresentato dalla scuola? C’è da starne certi visto che ogni partito ha la propria “ricetta” sulla scuola e addirittura tiene agli stipendi degli insegnanti. Tutti hanno dimenticato di aver governato e di continuare a farlo ancora in questi giorni, tutti hanno dimenticato che il ministero dell’Istruzione è gestito d’un ministro e due sottosegretari afferenti a 3 partiti tutti critici nei confronti dell’istituzione del “docente esperto”.

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