Ormai siamo abituati alle uscite del ministro Bianchi che un giorno dice che i docenti meritano 600 euro di aumento (ed alla fine sarà così, all’anno non al mese) e l’altro dice che occorre valutarli, forse per premiare solo i bravi.


Un giorno si vanta di aver completato gli organici il 31 agosto e l’altro non risponde alle 5000 cattedre ancora vacanti in Lombardia a metà ottobre.

Quella di ieri è l’ennesima uscita che riguarda i fondi del PNNR. Ci sono soldi per tutto: dall’edilizia scolastica (ma Renzi non aveva detto di stanziare qualche miliardo in merito? Che fine ha fatto?) alle nuove tecnologie, la banda larga, e altro.

Partiamo dagli spazi, nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti. Le faranno i Comuni e le Province con il supporto di Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione. Abbiamo l’occasione di superare il concetto di aule, corridoi lunghissimi e porte chiuse per puntare su laboratori, palestre e mense. A novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi“. Le Province, quelle abolite, solo sulla carta. Sì perchè nonostante le tante riforme la scuola resta legata a tutte e 4 le amministrazioni che spesso non comunicano tra di loro: comuni, province, Regioni e Stato.
Come è possibile vedere il problema sono i corridoi lunghi e le palestre e non le classi pollaio. Occorre ridurre gli studenti per classe, non ingrandire le aule, perchè non siamo allo stadio dove più posti ci sono, più persone possono guardare la stessa partita.

Quindi più soldi, tanti, oltre 17 miliardi ma di questi neanche un centesimo per ridurre le classi pollaio e migliorare le condizioni degli insegnanti. Neanche un euro per convincere i bravi professionisti ad andare ad insegnare anche al centro di Milano e Torino.

Grazie signor Ministro, avevamo proprio bisogno di questa iniezione di ottimismo!!!

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