Lo ha detto Bianchi ad un incontro con gli studenti qualche giorno fa. Agli studenti che chiedevano come sarà la prossima maturità, il ministro ha risposto:
“Quest’anno abbiamo scelto una via di cui do un giudizio positivo – ha detto Bianchi -. Abbiamo detto che la maturità va predisposta attraverso un dialogo tra lo studente e il suo consiglio di classe. Con la definizione di un argomento che lo studente ha più di un mese di tempo per sviluppare, presentando un proprio progetto tre settimane prima alla commissione. Ho visto tesine sviluppate anche con strumenti multimediali molto sofisticati”.
Da ciò che dice pare che il Ministro voglia abbandonare definitivamente le prove scritte, da sempre fulcro principale imprescindibile degli esami di Stato. Il ministro sottolinea il concetto di “dialogo tra studente e il suo consiglio di classe”, da qui si evince che l’intera commissione sarà interna. Insomma, un esame di terza media light con argomenti a piacere.
Da anni assistiamo alla trasformazione continua dell’esame in farsa. Forse sarebbe il caso di abolire l’esame di Stato e promuovere semplicemente l’alunno direttamente alla fine del quinto anno.
Del resto sta accadendo ciò che ci aspettavamo: norme nate in tempi di pandemia per ragioni di sicurezza si sono trasformate in norme definitive ridicolizzando ulteriormente un percorso di studi e l’esame finale, unica cosa seria rimasta nella scuola di secondo grado.
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