Cronaca di un bluff annunciato. La scuola estiva affidata ai fondi PON, quelli che le scuole usano da 25 anni, ha scadenze lunghe: va ultimata entro il 31 agosto 2022. Sì, avete capito bene, ci sono 15 mesi per ultimarla non 3 mesi. La scadenza è agosto ma del prossimo anno.


Quindi a cosa serviva una tale fretta se non a fare inutile propaganda? Fondi PON che di solito le scuole utilizzano nelle attività extra curricolari pomeridiane utilizzati per proporre attività spacciate per “recupero della socialità”.

La verità è che i fondi 2020-22 sono ancora lì, spesi solo per una piccola percentuale e andranno spesi entro il prossimo anno. Come al solito l’Italia delle proroghe ha partorito un meccanismo per spostare in avanti le scadenze e spendere male i fondi europei.

Basta vedere cosa è riuscita a fare la Polonia con i fondi dell’ultima programmazione producendo ricadute interessanti su scuola e università per rendersi conto che il carico di burocrazia e soprattutto la strumentalizzazione dei PON in Italia spesso produce un nulla di fatto.

Del resto anche il Ministro in una delle tante interviste ha detto che il “recupero della socialità” slitta a settembre. Per Agosto possiamo andare tranquillamente in vacanza, quella dove la socialità si recupera a tutti gli effetti.

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